Alle 13,30 il portone del Comune di Genova è presidiato dalle forze dell'ordine in assetto antisommossa. Sono state chiuse anche le vie laterali per impedire che i lavoratori AMIU si avvicinino al portone blindato al cui interno la giunta Doria vorrebbe far votare la delibera che privatizza l'azienda dei rifiuti AMIU cedendola alla multiutility IREN.
L'atmosfera era tesa da settimane ma si è ulteriormente riscaldata ieri mattina quando i lavoratori in assemblea hanno bocciato per l'ennesima volta la bozza accettata da Cgil, Cisl, Uil e Fiadel che, con qualche modifica di contorno, accettava di fatto la svendita della partecipata pubblica.
Questo ha creato scompiglio in una una maggioranza di centrosinistra sempre più risicata in quanto un paio di consiglieri, che fino a questo momento avevano comunque sostenuto le peggiori nefandezze contro i lavoratori, hanno annunciato voto contrario.
L'ultimo tentativo della Giunta Doria incontrava la complicità dei sindacati confederali che, fino all'ultimo secondo, hanno cercato di far digerire un accordo che i lavoratori hanno continuato a rifiutare. La forza dei lavoratori ha però prevalso e, nonostante la precettazione del Prefetto, oggi si sono presentati sotto il Comune scavalcando ogni burocrazia.
La giunta Doria aveva, con tutta probabilità, i numeri per procedere con la privatizzazione. Il PD era compatto, la “sinistra” che sostiene il Sindaco subiva un paio di defezioni ma continuava incredibilmente a sostenere le politiche fallimentari della giunta. La destra e i centristi si sarebbero astenuti o avrebbero votato a favore.
Contrari solo le due frazioni del 5 stelle (che nel frattempo ha subito una scissione interna) e i consiglieri di sinistra all'opposizione.
Evidentemente, nel rinvio hanno pesato la netta contrarietà dei lavoratori e la sollevazione delle associazioni dei commercianti, preoccupati per l'aumento della tassa sui rifiuti inserita come condizione dall'acquirente privato per risanare i conti di AMIU a spese dei cittadini.
Per l'ennesima volta, la giunta Doria è stata quindi bloccata nel tentativo di portare a termine una privatizzazione in un settore strategico della città.
Ci avevano già provato con l'azienda dei trasporti causando la reazione nelle 5 giornate di AMT. Questa volta sembravano a un passo dal risultato, ma i lavoratori hanno risposto con la lotta.
La delibera è stata però solo rinviata di una settimana, necessaria per nuove trattative. Trattative che però vedranno come protagonisti quei lavoratori che hanno sconfessato sul campo i dirigenti confederali e non si sono arresi segnando una prima vittoria parziale.
In piazza i lavoratori hanno valutato positivamente il rinvio della delibera e si sono dati appuntamento per la settimana prossima.
Il Sindaco e il PD oramai sono allo sbando. Ogni tentativo di ingannare i lavoratori non ottiene risultati e la politica delle privatizzazioni convince sempre di meno i cittadini.
Questo è l'alimento della forza dei lavoratori che non hanno ceduto di un millimetro nonostante le manovre dei sindacati di regime e di un quadro politico che occorre far saltare in aria il prima possibile.
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Ireo Bono
Sono contro la privatizzazione e sto con i lavoratori. Spero vincano questa lotta