Braccianti morti e deportati sotto al cielo della speculazione economica e politica. Non ci arrendiamo e saremo in piazza mercoledì 8 marzo a Foggia per Mahamadou e Nouhou, per i diritti sindacali e sociali. Il bracciante agricolo PAURA NON HA! #Sindacalizzazione.
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A seguito della assemblea svoltasi domenica 5 marzo presso il campo di Rignano, Mercoledì 8 Marzo, si terrà a Foggia con concentramento alle ore 15.30 stazione di Foggia il corteo dei braccianti del campo di Rignano-San Severo fino alla prefettura di Foggia.
L'Unione Sindacale di Base della Puglia sostiene l'iniziativa avviata dai lavoratori braccianti che rivendicano il sacrosanto diritto ad un lavoro dignitoso e legale.
Abbiamo già denunciato la prepotenza istituzionale che ha portato allo sgombero del campo, con motivazioni giudiziarie, come se in quel campo si svolgevano solo attività illegali, senza un reale coinvolgimento degli abitanti del campo di Rignano e per giunta con le tanto sbandierate soluzioni alloggiative assolutamente insufficienti.
Quello che spicca in questa triste ed odiosa situazione è la colpevolizzazione e criminalizzazione dei migranti che al contrario sono le vittime di caporali, imprenditori agricoli, e di un sistema reclutamento della manodopera in agricoltura che anche i muri e le pietre sanno che è sempre stato gestito con modalità illegali, e cui i vari governi nazionali e locali volutamente non hanno mai voluto affrontare.
Persino la recente emanazione della legge del caporalato è stata contesta dagli imprenditori agricoli perché troppo restrittiva.
Per questi motivi, l’USB insieme ai braccianti di Rignano a conclusione del corteo incontrerà il Signor Prefetto di Foggia, all'incontro è stato invitato il Presidente della Regione Puglia (che vista la gravità della situazione può interrompere un pomeriggio di campagna elettorale per le primarie).
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