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E’ scomparso Piergiorgio Tiboni. Domani i funerali

Morto a Milano Piergiorgio Tiboni, sindacalista Fim-Cisl e poi Cub
I funerali di Giorgio Tiboni sono stati fissati per domani, mercoledì 22 marzo,, alle 14,45 in via Don Calabria 36, zona Cimiano, vicino via Palmanova.

Qui di seguito alcuni dei ricordi postati nel giorno della morte.

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E' morto a 79 anni il sindacalista Piergiorgio Tiboni, dirigente Fim-Cisl e tra i fondatori di Radio Popolare. 

Tiboni guidò la Fim-Cisl, la categoria dei metalmeccanici del sindacato cattolico, all'inizio degli anni '70, con 50 mila iscritti. In quell'epoca la Fim-Cisl era spesso su posizioni più oltranziste rispetto alla Fiom, i metalmeccanici della Cgil, al punto di diventare un'alternativa sindacale reale per molti militanti della sinistra extraparmaentare di quegli anni.

Con la "normalizzazione" della Fim-Cisl, Tiboni uscì dal sindacato insieme ad altri militanti e fondò la Cub, Confederazione unitaria di base, di cui fu anche coordinatore nazionale.trebbe interessarti: http://www.milanotoday.it/cronaca/piergiorgio-tiboni.html

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Il ricordo di Pierpaolo Leonardi, coordinatore nazionale Usb

Apprendo ora della scomparsa di Piergiorgio Tiboni. Con Giorgio, così lo abbiamo sempre chiamato, abbiamo costruito la CUB negli anni '90 dopo la sua fuoriuscita dalla Cisl, o meglio dalla FIM milanese per tanti anni punto di riferimento della sinistra operaia lombarda.

La rivista a cui aveva dato vita, Azimut, è stata per molto tempo un importante riferimento per la comprensione e la lettura dei fenomeni e delle trasformazioni che negli scorsi decenni hanno attraversato il corpo sociale. Il nostro sodalizio è durato a lungo, poi le nostre strade politiche si sono separate e, come spesso avviene nelle rotture politiche, ci si è persi di vista sia politicamente che personalmente.

Comunque sia a Giorgio va il merito, nel grigio panorama sindacale italiano, di aver sempre tenuto la barra a dritta nella critica al modo di produzione capitalista e di aver voluto provare al percorrere il difficile percorso del sindacalismo alternativo.

Che la terra gli sia lieve.

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Il ricordo di Giorgio Cremaschi

Voglio associare il mio dolore a quello dei familiari, a quelle delle compagne e dei compagni della CUB, a quello delle lavoratrici e dei lavoratori, degli oppressi e degli sfruttati cui ha dedicato la vita e che oggi possono solo dirgli grazie.
Con Giorgio ci siamo conosciuti quaranta anni fa, quando lui era segretario della Fim di Milano ed io funzionario della Fiom di Brescia, insieme vivemmo una dura vertenza di un gruppo che aveva stabilimenti nelle due città. Negli anni 80 fummo assieme, lui in Fim io in Fiom, nel contrastare l'involuzione autoritaria e moderata del sindacalismo confederale e la liquidazione dell'esperienza straordinaria della FLM. Assieme fummo nel 1984 nel Palalido di Milano con i 5000 delegati di fabbrica autoconvocati che rifiutavano il taglio della scala mobile del governo Craxi, condiviso da Cisl e Uil e contrastato a metà dalla Cgil. Allora i delegati della Fim di Milano e quelli della Fiom di Brescia erano l'anima di quella mobilitazione. Ma la rivendicazione del ritorno alla democrazia del sindacato dei consigli fu respinta da tutti i gruppi dirigenti di Cgil Cisl Uil e la normalizzazione proseguì. Di quella normalizzazione Giorgio Tiboni e e tutto il gruppo dirigente della Fim di Milano furono vittime esemplari, con l'espulsione dalla Cisl. Giorgio non si arrese e fondò prima la FLMU e poi la CUB. Da allora, pur nella diversità dei percorsi e delle scelte sindacali, ci siamo sempre ritrovati dalla stessa parte, con le stesse idee e valori di fondo, contro i padroni e il potere economico e contro la complicità con esso del sindacalismo confederale. Io ho sempre voluto bene a Giorgio e credo che anche lui provasse lo stesso affetto per me. Quando , lui già molto malato, ci siamo incontrati in una delle ultime manifestazioni cui ha potuto partecipare, ho rivisto ancora gli occhi suoi sempre acutissimi e quel mezzo sorriso con cui si misurava con il mondo. Ci siamo abbracciati e non sapevo che era l'ultima volta che lo avrei visto.
Giorgio Tiboni è stato un grandissimo sindacalista, generoso e onesto, un uomo impegnato per la giustizia sociale e la pace sempre e ovunque e per me un compagno ed un amico.
Ciao caro Giorgio , che la terra dei giusti ti sia leggera.

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Il ricordo della componente Cgil "Il sindacato è un'altra cosa"

Questa mattina ci ha lasciato Piergiorgio Tiboni, coordinatore nazionale della Confederazione Unitaria di Base. Per 50 anni Tiboni è stato al fianco e alla testa dei/lle lavoratori/trici e della loro avanguardia.

Prima come dirigente (fino a segretario generale) della FIM-Cisl di Milano, una esperienza anomala nel panorama del sindacato di origine democristiana, anche nei tempi in cui questo, sfruttando la moderazione della CGIL, si presentava, sotto la segreteria di Carniti come di “sinistra”.

Una esperienza che non poteva che venire repressa con lo sviluppo in senso reazionario della situazione politica italiana, dalla fine degli anni ’70 in poi. Benché lenta, la normalizzazione della FIM non poteva non giungere a conclusione. Alla fine degli anni ’80 Tiboni fu quindi espulso da essa e con una parte importante dei delegati e dei dirigenti sindacali diede vita alla CUB.

 

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