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I precari dell’Ispra occupano da tre giorni l’istituto. Oggi contestazione al Forum della Pubblica Amministrazione

La riforma del Testo Unico sul pubblico impiego – la famigerata Legge Madia – in teoria afferma di lavorare al superamento del precariato storico tra i lavoratori pubblici. Ma la situazione del personale precario dell’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) racconta tutta un’altra storia. Per questi motivi la sede romana dell’Ispra è stata occupata dal 22 maggio dai ricercatori precari che protestano contro i licenziamenti e si appellano alle stabilizzazioni della ministra Marianna Madia. Oggi i precari dell’Ispra sono andati a denunciarlo direttamente al Forum della Pubblica Amministrazione. Guarda il video

I ricercatori, i tecnici e gli amministrativi dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale hanno fatto irruzione al Forum della PA che si sta tenendo a Roma presso la Nuvola di Fuksas interrompendo i lavori del convegno “Una rete per l’ambiente: il SNPA per lo sviluppo sostenibile del Paese”.
I lavoratori organizzati da USB PI da tre giorni occupano la sede romana dell’ISPRA per protestare contro la mancanza di finanziamenti e gli annunciati licenziamenti di 93 precari; a rischio è il conseguimento degli obiettivi strategici dell’Istituto. Mancano infatti all’appello i 13 mnl di finanziamento ordinario determinato dalla spending review a cui si associa un crollo vertiginoso delle entrate in convenzione tra cui spiccano quelle del Ministero dell’Ambiente il quale preferisce all’Ente Pubblico di Ricerca, il solo per natura giuridica che può garantire terzietà e indipendenza tecnica dalla politica, società private come Sogesid. L’Istituto si occupa della ricerca finalizzata alla protezione e tutela dell’ambiente tra cui le emissioni in aria, la qualità delle acque, siti contaminati, bonifiche, dissesto idrogeologico, e anche di materie recentemente alla ribalta come le emergenza ambientale occorsa nel recente incendio all’impianto ECO X i cui effetti sulla salute sono ancora tutti da valutare.

“Chiediamo al ministro Galletti l’impegno formale all’apertura presso il MATTM di un tavolo di discussione finalizzato alla definizione di un piano di riorganizzazione e di rilancio dell’Istituto sulla base del SNPA, con la condizione irrinunciabile dello sblocco di finanziamenti” dichiara Michela Mannozzi dell’USB PI Settore Ricerca “Senza queste condizioni la Legge 132 del 2016 che istituisce il SNPA, oggetto del convegno, rimarrebbe solo su carta “Chiediamo invece all’attuale Commissario straordinario dell’ISPRA Bernardo De Bernardinis di emanare un provvedimento che mantenga in servizio l’attuale personale precario a qualsiasi titolo, fino all’avvenuta stabilizzazione ai sensi l’art. 20 del nuovo T.U. del Pubblico Impiego presentato dalla ministra Marianna Madia.

Molti ricercatori precari dell’Ispra si trovano in una situazione delicatissima con contratti appena scaduti o in procinto di esserlo entro fine giugno. Diventa così surreale l’ipotesi di non rinnovo o proroga per i contratti di 93 precari dell’Ente dopo tanti anni di servizio prestato, poiché l’anzianità media è di almeno 10 anni. Personale in pianta stabile di servizio che ora rischia di essere mandato a casa, cosa inaccettabile a detta della USB. Senza contare poi che l’amministrazione quasi sicuramente si ritroverebbe con numerosi contenziosi giudiziari aperti e la risoluzione quasi certa della condanna al pagamento delle spese e alla stabilizzazione.

Dopo il flash mob del 16 maggio, durante la successiva assemblea convocata da USB i lavoratori hanno deciso di rispondere con l’occupazione alla scelta dei vertici di licenziare i precari in scadenza. Dopo il via libera alle stabilizzazioni inserite nel nuovo Testo Unico sul Pubblico Impiego la dirigenza ISPRA ha proceduto al primo licenziamento di una ricercatrice in scadenza nella sede di Palermo.

Le richieste degli occupanti sono l’immediata sospensione dei licenziamenti, reintegro della precaria licenziata, apertura di un tavolo che programmi la stabilizzazione dei precari secondo la norma Madia.

 

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