Menu

Inps. L’Usb “bussa”, ma Boeri si barrica in ufficio

Che i rapporti tra il presidente dell’Inps Boeri e l’Usb non fossero idilliaci è noto da tempo. Le relazioni sindacali nel “cuore pulsante” del sistema generale di welfare in Italia è da tempo al centro di scontri durissimi che riguardano sia la funzione sociale dell’Inps che il rapporto con i lavoratori (sempre meno a causa del blocco delle assunzioni) chiamati ad assicurare le prestazioni sociali in una situazione resa drammatica dalla crisi, dalla disoccupazione, dai licenziamenti e dal crescente impoverimento.

Da questa mattina è in corso un presidio della USB davanti all’Ufficio del presidente dell’INPS in Via Ciro il Grande a Roma.

Il gruppo di delegati sindacali e di lavoratori chiede il pagamento dell’incentivo 2016, l’interruzione della chiusura delle agenzie territoriali e un piano di 6.000 nuove assunzioni nei prossimi cinque anni.
“Abbiamo chiesto d’incontrare Boeri – dichiara Luigi Romagnoli dell’Esecutivo nazionale USB Pubblico Impiego – ma il presidente si è rifiutato di ricevere la delegazione della USB senza una preventiva richiesta scritta e si è barricato nei propri uffici, facendo sbarrare la porta a vetri dell’ingresso dalla vigilanza”.
Il delegato della USB lo ritiene un comportamento inaccettabile – “Nella tradizione dell’INPS, anche nei momenti di aspro scontro interno, i vertici sono sempre stati aperti al dialogo. Boeri si comporta come il peggiore dei padroni e mostra i muscoli al sindacato e ai lavoratori”.

“La presidenza Boeri ha coinciso con un peggioramento della qualità dei servizi dell’INPS – incalza Romagnoli – Sono state fatte scelte organizzative sbagliate, è in atto un aspro scontro tra gli Organi dell’Istituto e i lavoratori si sentono allo sbando. Di fronte alle nostre sensate richieste non ci faremo sbattere la porta in faccia – conclude il dirigente sindacale della USB”.

L’amministrazione ha ormai acquisito il dato consolidato della produttività per l’anno 2016 e su tale base avviato l’attività di produzione per il 2017, chiedendo ai lavoratori nuovi e più onerosi obiettivi da raggiungere.

Non è accettabile che a distanza di quasi un anno dalle prestazioni erogate, i lavoratori siano ancora in attesa di percepire la loro retribuzione per cavilli burocratici, come la mancata nomina del presidente dell’OIV e i ritardi nell’approvazione del Piano della performance, frutto di un conflitto istituzionale tra Organi dell’Istituto che non deve essere pagato dai lavoratori, che giornalmente garantiscono l’erogazione delle prestazioni all’utenza e grazie al cui impegno l’INPS riesce malgrado tutto ancora a funzionare.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

1 Commento


  • rod

    lasciatelo barricato nel suo ufficio quello.e buttate le chiavi.e impegnatevi per ottenere una vera flessibilita’ in uscita non la bocconiana truffa dell’ape volontario

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *