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Funzioni centrali del pubblico impiego: un brutto contratto ispirato da odio ideologico

Dopo 8 anni di blocco contrattuale e tre giorni di maratona all’Aran alle quattro di questa mattina è stato firmato un brutto contratto per il Comparto Funzioni Centrali, del tutto insufficiente dal punto di vista economico a recuperare anche la sola inflazione registrata tra il 2010 e 2017.

Il valore medio di aumento del Comparto si ferma a 76 euro e la prima e seconda area (A e B) recuperano qualcosa solo attraverso una perequazione temporanea che si ferma al 2018.

Non si è voluto mettere mano all’ordinamento professionale, che a nostro parere era tra i compiti principali di questo contratto, lasciando invariate le situazioni di sfruttamento della prima e seconda area (A e B), con il rinvio di qualunque decisione all’esito dei lavori della istituenda Commissiione paritetica.
A questo si aggiunge un sistema di valutazione molto simile a quello previsto dalla riforma Brunetta, un peggioramento delle norme riguardanti i permessi per visite e cure mediche, un inasprimento delle norme disciplinari che è espressione diretta del pregiudizio che da anni ispira le campagne mediatiche contro i lavoratori pubblici e che è anche l’humus su cui è impiantato questo contratto.

USB non ha siglato l’ipotesi di accordo e già dalle prossime settimane avvierà la consultazione tra i lavoratori del Comparto.

 * Esecutivo Usb.

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