Nella serata di ieri è iniziato uno sciopero che ha dato vita ad un presidio all’ingresso dell’Hub GLS di Crespellano a Bologna, dopo il rifiuto da parte dell’azienda di reintegrare un lavoratore delegato sindacale dell’USB a cui non è stato rinnovato il contratto dopo anni di precariato e contratti a termine. Cosa purtroppo già vista e rivista nell’ambito della logistica. Il fatto inoltre prefigura un comportamento anti sindacale da parte dell’azienda.
I lavoratori in assemblea hanno aperto una trattativa ma, vista la totale chiusura da parte della GLS, è iniziato lo sciopero. I lavoratori si sono radunati all’entrata dell’hub, dove sono stati raggiunti dai loro colleghi in arrivo dal magazzino di Calderara di Reno, ma anche da Piacenza e Lodi. Si è attivata anche la Federazione del Sociale di USB e l’Asia Bologna che sono andati a sostenere direttamente la lotta. Tutt’ora in questi magazzini continua la sciopero.
Dopo la mezzanotte il primo incontro con l’azienda non ha prodotto risultati apprezzabili, per cui questa mattina sono stati indetti scioperi anche nei magazzini GLS di Calderara di Reno (in cui l’adesione dei lavoratori allo sciopero è totale e l’azienda ha chiuso il magazzino), Piacenza e Roma.
Per ascoltare l’intervista fatta a Riadh Zaghdane, dirigente sindacale di USB clicca qui.
Durante la serata non si è parlato solo di lavoro e di rappresentanza sindacale e comportamenti anti sindacali, ed è nata un’iniziativa che esprime molto dello spirito di solidarietà di questi lavoratori.
Durante il picchetto si è svolta infatti un’iniziativa voluta da tutti i lavoratori e i delegati presenti in solidarietà alle lotte del popolo palestinese. Ahed Tamimi, palestinese di 16 anni, è da settimane rinchiusa nelle carceri israeliane con 12 capi di imputazione per aver difeso, disarmata, la sua terra dall’esercito israeliano. La federazione sindacale mondiale WFTU, di cui l’USB fa parte, ha fatto partire una campagna di solidarietà per chiedere l’immediato rilascio di Ahed Tamimi e di tutti i prigionieri politici palestinesi senza condizioni o termini. “Il Comitato mondiale dei giovani del WFTU condanna fermamente lo stato di Israele per l’arresto di Ahed Tamimi, una ragazza palestinese di 16 anni che ha resistito all’occupazione israeliana della sua terra e non accetterà mai il silenzio sui giovani che lottano” ci dice Federico Fornasari della Federazione del Sociale.
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Il picchetto è continuato per tutta la mattinata, ma le forze dell’ordine sono intervenute senza preventivi tentativi di mediazione con i manifestanti, che nel frattempo avevano reso il presidio molto consistente. Tre camionette della Celere hanno circondato il presidio mentre decine di agenti della Digos identificavano i presenti.
Oggi il presidio è stato smobilitato ma questi eventi non cadono nel vuoto, e la trattativa per il reintegro dei lavoratori e per la loro stabilizzazione non si fermerà di fronte alla repressione che l’apparato delle forze dell’ordine mette in campo per far stare zitti i lavoratori.
Di seguito il comunicato dell’USB
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USB: SCIOPERO ALLA GLS DI CRESPELLANO CONTRO LICENZIAMENTO DELEGATO, LA MOBILITAZIONE SI ALLARGA NEGLI ALTRI HUB, INTERVENTO DELLA POLIZIA
Da ieri notte è in corso lo sciopero dei lavoratori addetti all’HUB della GLS di Crespellano, l’immediata mobilitazione è stata indetta dalla USB contro il licenziamento del delegato sindacale.
Questa mattina indetto lo sciopero di solidarietà anche negli HUB di Calderara e Piacenza. Il sindacato USB chiede l’immediato reintegro del lavoratore e delegato sindacale. Scioperi e mobilitazioni continueranno ad oltranza.
Continuano le politiche e le pratiche di sfruttamento e di precarietà all’interno degli HUB della logistica, ancora una volta nella GLS siamo di fronte a vere e proprie misure ritorsive contro i lavoratori più attivi e capaci. La scelta di licenziare non è dovuta a motivi economici in quanto i fatturati e i profitti, come è oramai noto, sono sempre in crescita. A conferma ci questo, a fronte di licenziamenti, alla GLS sono stati chiamati decine di lavoratori interinali.
Non è un caso che tutto questo si intrecci con il diffuso fermento e opposizione ai contenuti del recente rinnovo del contratto collettivo nazionale della logistica, un contratto firmato da CGIL CISL UIL, che i lavoratori del settore e la stessa USB giudicano come il peggiore di sempre, in termini di salario, diritti e orari di lavoro.
Nel corso della notte si sono svolti incontri con i dirigenti aziendali ma le loro posizioni risultano ancora irricevibili. Si tratta di scelte precise che mirano a indebolire la resistenza e la presenza organizzata della USB nei magazzini e nei centri della logistica. Per questo la risposta della USB non può che essere forte e determinata nel bloccare tali politiche aziendali “usa e getta” sulla pelle dei lavoratori e attivisti sindacali.
In questo momento è in corso l’intervento della polizia che è arrivata in forze, con quattro camionette, e stanno procedendo con l’identificazione dei lavoratori in sciopero e presidio. Questo intervento, di fatto intimidatorio, non fa altro che inasprire la situazione, come sindacato non siamo disposti a subire l’ennesima criminalizzazione delle giuste lotte dei lavoratori della logistica.
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