Ieri nuovo incontro all’Aran per il contratto scuola, l’amministrazione improvvisamente si è presentata con un testo di più di cento pagine, senza ancora una volta la possibilità di analizzarlo prima.
Siamo dinanzi all’ennesima forzatura dell’Aran su un contratto che è un campo minato per governo e concertativi. Aran che rivendica l’inserimento delle leggi Brunetta e Madia nei contratti, fornendo così un atto di indirizzo non scritto. “Abbiamo ribadito che daremo battaglia sul codice disciplinare e le sanzioni, ripresentati anche nella versione di oggi con tutte le assurdità già evidenziate precedentemente”, afferma Luigi Del Prete dell’esecutivo USB Scuola. “Siamo dinanzi ad un codice Rocco della scuola, con un preside-podestà che punisce i lavoratori per presunte negligenze lavorative, per l’espressione di opinioni non gradite dall’amministrazione e per scambi social con genitori ed alunni.
Un contratto che aumenta i carichi di lavoro a parità di stipendio, che mette formazione e tutor dell’alternanza nella funzione docente, che non vede soldi aggiuntivi ma solo gli spiccioli già dati ai lavoratori delle funzioni centrali, con l’ammissione di una perequazione che durerà pochi mesi” conclude Del Prete. USB denuncerà in ogni luogo questo contratto liberticida che condanna la scuola ad essere una caserma, umiliando personale ATA e docenti con quattro soldi ed un controllo ossessivo ed oppressivo, mentre premia i presidi-sceriffi con aumenti di 400 euro. Aspettiamo Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda al varco di questo contratto, la loro sarà una firma che condannerà la scuola pubblica statale ad anni di oscurantismo e servilismo.
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