Sta per prendere forma la struttura che permetterà finalmente ai fattorini che consegnano pasti a domicilio di opporsi allo sfruttamento delle app e della gig economy e di veder garantiti i loro diritti di lavoratori.
Si è infatti costituito il settore USB Riders a Milano, all’interno della Federazione del Sociale, perché servono competenze e un’azione sindacale per passare da una fase di denuncia ad una fase di lotta sindacale strutturata per questi lavoratori.
Inizieremo il nostro percorso Lunedì alle ore 15.00, incontrando l’assessore alle politiche del lavoro del Comune di Milano, Cristina Tajani, a cui illustreremo la nostra piattaforma, nella quale il Comune è chiamato ad assumersi responsabilmente un ruolo, primo fra tutti quello di dare vita ad un registro dei Riders che permetterebbe finalmente di sapere quanti sono i fattorini che consegnano pasti a domicilio. Il registro dei Riders dovrebbe diventare una sorta di sportello che permetta a domanda e offerta di incontrarsi (esattamente come lo sportello badanti) e alla AST competente, con cui siamo già in contatto, di tutelare anche dal punto di vista della sicurezza e della salute questi lavoratori, con una prima visita che li abiliterà a questa professione. In questo modo prenderà avvio un percorso di monitoraggio costante della loro salute, visto che operano in una città con altissimi livelli di inquinamento da smog e che il loro lavoro comporta rischi specifici precisi.
USB Riders rivendicherà la fine dei contratti di collaborazione coordinata e continuativa, la fine delle finte partite IVA, perché in realtà quello dei Riders è un lavoro subordinato che si articola su turni. Rivendicheremo la regolarizzazione attraverso assunzioni, con un minimo di orario settimanale ed un inquadramento come autisti di cicli, motocicli e natanti, come previsto dal contratto della logistica e al quale questi lavoratori hanno pienamente diritto.
Ciò rappresenterebbe la fine dello sfruttamento del sommerso, la fine dell’evasione contributiva delle aziende, la fine del cottimo e delle app che assumono, licenziano e rilevano le prestazioni e la possibilità per questi lavoratori di essere inquadrati all’interno di un CCNL che tutela i loro diritti, stabilisce una paga oraria, scatti, e disciplina le tutele dal punto di vista della sicurezza.
USB Riders si doterà di una struttura che dia sicurezza, ma che sia snella, relazionandosi con i fattorini e le loro associazioni informali, per costruire un pool aperto che gerantisca la presenza di quelle figure necessarie a questi lavoratori di nuova generazione, com medici del lavoro, avvocati, assistenza fiscale, patronato e sportello migranti (in considerazione che molti non sono italiani), nonché il supporto dei quadri sindacali e dei militanti, di un sindacato confederale come USB, così da andare oltre la denuncia e arrivare in tempi brevi a strutturare un intervento reale e sindacale di trasformazione del loro lavoro verso la stabilizzazione.
USB Riders ha chiesto anche all’assessore regionale alle politiche del lavoro, Melania De Nichilo Rizzoli, un incontro urgente e inoltrerà prestissimo al Prefetto di Milano la richiesta di incontro, affinché convochi in tempi brevi un tavolo prefettizio che metta insieme tutte le parti.
USB Riders Milano
02 7492485
3382358196
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa