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USB lancia l’allarme democrazia sindacale all’Inps

USB lancia l’allarme democrazia sindacale all’Inps: Boeri e sindacati complici vogliono neutralizzarci

USB costretta ad utilizzare la diretta Facebook per richiamare l’attenzione sulla propria esclusione dal tavolo sindacale dell’INPS. E’ accaduto lo scorso 11 giugno, quando la delegazione del sindacato di base, che nell’ente è secondo per rappresentatività dietro la CISL, ha inseguito gli altri sindacati, superando diversi tentativi di depistaggio, fino ad intercettare i partecipanti all’incontro nella saletta del capo del personale, presente anche il direttore generale dell’ente. Lì è scattata la diretta Facebook che ha avuto finora oltre 150.000 visualizzazioni. Il motivo del contendere è una norma, l’art. 7 del CCNL Funzioni Centrali dello scorso 12 febbraio, che prevede che solo i firmatari del contratto collettivo possano partecipare alla contrattazione integrativa, indipendentemente dal peso che ciascuna organizzazione ha in termini di rappresentatività. USB non ha sottoscritto il contratto ritenendolo un pessimo accordo ed ha impugnato la norma davanti al Tribunale Civile di Roma, sostenendo che impedisca di esercitare liberamente il mandato sindacale e di valutare i contenuti del contratto, pena la perdita delle prerogative legate agli istituti della partecipazione sindacale.

All’INPS CGIL-CISL-UIL-CONFINTESA-CONFSAL UNSA, le organizzazioni sindacali firmatarie del contratto collettivo, invocano l’applicazione della norma antidemocratica per cercare di far fuori la scomoda USB e, per raggiungere lo scopo, sono disposte anche ad una figuraccia su Facebook, dove è apparso evidente che non siano interessate a risolvere i problemi dei lavoratori, ma piuttosto ad impedire alla USB di stare al tavolo sindacale.

In questo hanno il pieno appoggio del presidente dell’INPS Boeri, che con la USB ha il dente avvelenato perché è l’unico sindacato che ne ha contestato da subito la nomina, sostenendo che non avesse i requisiti previsti dalle norme.

Così come è stata sempre e solo la USB a denunciare gli episodi di nepotismo che hanno caratterizzato sin qui il mandato dell’economista della Bocconi, che ha tirato le regole fino all’inverosimile per far arrivare all’INPS conoscenti ed amici da lui ritenuti indispensabili.

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