Giovedì 27 giugno l’Unione Sindacale di Base presenterà una controrelazione sul diritto di sciopero in Italia. Lo farà con ancora maggiore convinzione dopo che martedì 18 giugno, nel silenzio pressoché generale, il presidente della “Commissione di Garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali” ha comunicato con soddisfazione nell’annuale relazione alle Camere che in Italia l’attività repressiva del diritto di sciopero va a gonfie vele.
Gli scioperi sono diminuiti, ma sono aumentati gli interventi per impedirli. Cgil Cisl e Uil non scioperano più, e anzi hanno lanciato l’innovativa idea dello sciopero virtuale, cioè scioperare lavorando. Il sindacalismo di base viene accusato di scioperare unicamente per certificare la propria esistenza in vita. E il garante si spinge a chiedere ancora maggiori poteri, nel silenzio totale di quelle Camere che invece dovrebbe monitorare come applichi la legge. E la presidente del Senato chiosa dicendo che in Italia c’è bisogno di “civilizzazione del conflitto”.
Dimenticando che se conflitti esistono è perché in Italia si è smarrita la civiltà del lavoro, perché le aziende esprimono selvaggiamente i propri interessi, non pagando i dipendenti per mesi, bloccando i contratti per anni, licenziando, delocalizzando, riempiendosi le tasche di finanziamenti pubblici e/o sostegni dallo Stato per poi scappare dal Paese, disattendendo accordi sottoscritti, fregandosene della sicurezza quando i morti nei luoghi di lavoro si contano a centinaia. Se c’è qualcuno o qualcosa da civilizzare sono prima di tutto le aziende e il capitale.
In questa situazione i lavoratori rappresentano la parte debole e il conflitto è l’unica arma nelle loro mani, anche se lacci e lacciuoli impediscono di utilizzarla quando serve, quando cioè non arriva lo stipendio o le condizioni di lavoro diventano insopportabili. Il dover attendere settimane o mesi per avere il diritto a scioperare su una vertenza, svuota quest’ultima di senso e di funzione..
Questo e altro spiegheremo il 27 giugno alle ore 16 a Palazzo Theodoli, in Piazza del Parlamento 19, alla presenza di giuslavoristi, politici e sindacalisti. Sono stati invitati i presidenti di Camera e Senato e i presidenti delle Commissioni Lavoro di Camera e Senato.
Per info: segreteria@usb.it
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