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Solidarietà ai facchini della Finiper di Soresina

Abbiamo già sentito tante storie sui lavoratori della logistica che vengono maltrattati, ricattati e addirittura ammazzati sul posto di lavoro, questa dei lavoratori della Finiper a Soresina è purtroppo l’ennesima dimostrazione di come questa categoria di lavoratori sia trattata come merce da usare e gettare quando non serve più.

La scorsa settimana durante un picchetto organizzato dai lavoratori dell’USB logistica in difesa dei posti di lavoro, la polizia ha caricato e ha spezzato in due il ginocchio di Mansour, uno dei lavoratori.

A Bologna ieri è stata fatta un’azione presso il supermercato Conad di via Mazzini(azienda in partnership per l’acquisto e la distribuzione di merci con Finiper), per dimostrare la solidarietà coi lavoratori di Soresina.

https://www.facebook.com/bolognausb/videos/461534834609067/

In seguito alleghiamo il comunicato dell’Unione Sindacale di Base Bologna:

La FINIPER Spa proprietaria dei supermercati IPER , che possiede il 20,5 % del mercato della Grande Distribuzione Organizzata in Italia e fattura più di 2 miliardi all’anno, ha deciso di sbarazzarsi di 170 lavoratori, per la maggior parte facchini che smistano le merci e i prodotti alimentari nella piattaforma di Soresina (CR) per circa 20 supermercati dislocati nei centri commerciali del nord Italia.

L’iniziativa si solidarietà si è svolta, oggi pomeriggio, presso la CONAD di Via Mazzini a Bologna, in considerazione della partnership stretta tra la stessa CONAD e la FinIper nell’acquisto e distribuzione delle merci.

Analoghe iniziative si sono svolte in diverse altre città del nord italia.

Da circa un mese i 170 lavoratori stanno lottando contro l’arroganza di FINIPER per proteggere il loro posto di lavoro. Dopo tanti anni di lavoro duro dentro i magazzini, spezzandosi le schiene e le gambe per portare a casa un reddito di sopravvivenza, la IPER rifiuta di ricollocare i lavoratori presso la nuova sede. Questo, approfittando del trasferimento della sede di lavoro, senza rispettare neppure le norme di legge.

Sia chiaro che i lavoratori hanno dato, sin da subito, la disponibilità al loro trasferimento.

PRIMA VENGONO SFRUTTATI E CONSUMATI E POI LICENZIATI PERCHÉ 2 MILIARDI DI FATTURATO ALL’ANNO NON BASTANO AI PADRONI

In difesa del loro posto di lavoro, i lavoratori con le loro mogli e figli hanno presidiato da diversi giorni il magazzino dove lavorano. IPER e Forze dell’ordine per far uscire le merci hanno aggredito i lavoratori con i propri figli con cariche e lacrimogeni, causando tanti feriti tra cui MANSOUR CHE RISCHIA DI PERDERE LA GAMBA.

ANDREMO AVANTI ANCHE CON LA GAMBA SPEZZATA, MA CON LA SCHIENA DRITTA

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