L’Unione Sindacale di Base appoggia convintamente la mobilitazione degli operatori sanitari francesi, si schiera in prima linea a sostegno delle rivendicazioni di questa categoria in Francia come in Italia e condanna le violenze della polizia transalpina contro lavoratori inermi.
Emblematico il video in cui l’infermiera Farida, dipendente dell’Ospedale di Villejuif nella Val de Marne, viene strattonata per i capelli, gettata a terra, percossa e portata via da un nugolo di energumeni in divisa, insensibili alle preghiere di darle il Ventolin, perché sofferente di asma.
«Questa donna è mia madre, un’infermiera di 50 anni che per 3 mesi ha lavorato dalle 12 alle 14 ore al giorno. Ha avuto il Covid. Oggi manifestava per la valorizzazione del suo stipendio, per il riconoscimento del suo lavoro. Mia madre è asmatica ed è alta 1 metro 55», ha scritto la figlia di Farida.
L’episodio è accaduto martedì e in Francia il video ha scatenato l’indignazione e la rabbia. Eroi applauditi dai balconi nel pieno dell’emergenza Coronavirus, gli operatori sanitari sono finiti nel dimenticatoio politico e mediatico, senza la benché minima tutela della loro salute e sicurezza né un adeguato riconoscimento economico.
Per questo USB ha proclamato lo sciopero dell’intera categoria giovedì 2 luglio con una manifestazione a Roma davanti a Montecitorio, per chiedere il giusto riconoscimento della professionalità di questi operatori, l’immediato rinnovo del CCNL Sanità pubblica, assunzioni a tempo indeterminato e la reinternalizzazione di tutti i servizi esternalizzati.
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