L’Unione Sindacale di Base ha proclamato per martedì 9 febbraio uno sciopero nazionale di 8 ore, dalle 9 alle 17. Dalle 11,00 presidio di protesta alla sede del gruppo FSI, in piazza della Croce Rossa 1, a Roma
Scioperiamo perché:
- è necessario che lavoratrici e lavoratori tornino a farsi sentire per rompere l’accerchiamento dei comitati padronal-sindacali che da anni danneggiano le loro condizioni di lavoro e la qualità delle loro vite
- è sempre più chiaro che non si può lasciare carta bianca sul diritto alla salute e alla sicurezza di chi lavora alle dirigenze aziendali e a qualche mestierante sindacale
- le ferrovie sono un Bene Comune del Paese e non devono essere campo di scorribanda degli interessi privati
Scioperiamo contro:
- il meccanismo degli appalti nelle attività di manutenzione all’infrastruttura di RFI che ha generato un’inaccettabile insicurezza sul lavoro e nella stessa circolazione ferroviaria, oltre all’evidente arretramento delle garanzie e delle tutele contrattuali dei ferrovieri
- l’abbandono del Personale Equipaggi di Trenitalia lasciato solo nella difficile gestione dell’emergenza sanitaria sui treni, senza adeguati controlli sui possibili contagi virali e senza la garanzia del diritto alla fruizione dei pasti
- le politiche dei tagli occupazionali e della banalizzazione professionale che generano aumento dei carichi di lavoro e sovraccarico di responsabilità per il personale dell’esercizio ferroviario
Questo sciopero:
- è un’importante occasione per la ripresa dell’iniziativa di opposizione di lavoratrici e lavoratori alle nefaste logiche privatistiche nelle ferrovie, così come nelle altre realtà produttive del Paese, dove dirigenze aziendali e padronato stanno approfittando spudoratamente dell’attuale condizione di incertezza sociale e politica per affondare l’attacco a quanto resta degli impianti dei diritti e delle garanzie nei rapporti di lavoro e di cittadinanza;
- è un’importante occasione di avvertimento a quei sindacati che da anni hanno tolto la parola e legate le mani a lavoratrici e lavoratori, garantendo la riuscita dell’attacco ai loro diritti acquisiti impedendo il necessario conflitto per la difesa e il miglioramento delle condizioni di lavoro e di vita.
Scioperiamo perché le lavoratrici e i lavoratori sono il fulcro dell’attività produttiva e dell’economia del Paese, perché sono il fulcro del sindacato, e hanno il diritto e il dovere di organizzarsi a difesa dei propri interessi collettivi: contro il padronato e contro chi sta svendendo la funzione della loro rappresentanza politica e sindacale.
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