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AirItaly, i lavoratori tornano in piazza il 30 giugno

A Roma per chiedere prospettive industriali.

Il 30 giugno, data del prossimo incontro tra le parti della vertenza AirItaly, si potrebbe decidere la sorte definitiva dei lavoratori.

Niente è ancora deciso rispetto al futuro del reddito dei lavoratori che si trovano ancora una volta sospesi tra le richieste di liquidatori senza scrupoli, alla ricerca dell’ok sindacale ai licenziamenti, e i ritardi di una politica che si è fatta trovare per l’ennesima volta impreparata rispetto agli eventi, pur registrando un ruolo di controllo da parte dei tecnici dei ministeri coinvolti oltre che degli assessorati delle regioni.

Riteniamo che anche il raggiungimento di un ulteriore ammortizzatore sociale, nostro obiettivo minimo della vertenza, sia insufficiente mancando all’appello il tema centrale: la rioccupazione dei lavoratori nel settore.

La CIGS ha infatti questo scopo: tutelare il reddito dei lavoratori mentre si cercano e costruiscono delle soluzioni lavorative. Non vorremmo che questa procedura venisse ridotta al compitino di dare all’ultimo minuto disponibile un’altra breve boccata di ossigeno a chi trattiene il respiro da mesi.

Quello che chiediamo, e da molto, è un piano strategico di settore dove anche le professionalità maturate e tramandate in 58 anni di storia a partire da Alisarda possano trovare la loro ricollocazione, assieme a tutti i lavoratori del settore attualmente senza un futuro certo.

Chiediamo un vettore nazionale forte e correttamente dimensionato che riassorba anche il personale AirItaly e delle altre realtà in dismissione.

Chiediamo che le istituzioni e la politica facciano la loro parte attivando il più volte evocato tavolo congiunto con Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili, Ministero del Lavoro e Politiche Sociali affinché si inverta la tendenza, cominciando a definire regole chiare da far rispettare a tutti gli attori del trasporto aereo del nostro Paese, parlando di futuro e di lavoro per il personale italiano, e non di licenziamenti.

Questa non è mai stata una vertenza semplice, a partire dal 2011. Oggi, alla soglia del possibile colpo di spugna che cancella il futuro di 1380 famiglie, è necessario il massimo impegno di tutti.

Per questo motivo convochiamo una manifestazione nazionale di tutti i lavoratori AirItaly mercoledì 30 GIUGNO alle 10.00 a Roma, in via Molise, presso il Ministero deputato allo Sviluppo Economico.

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