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Sciopero generale anticipato all’11 ottobre: no alla macelleria sociale e ai licenziamenti

USB e le altre organizzazioni del sindacalismo di base ed indipendente, preso atto delle scadenze elettorali fissate per le amministrative e i relativi periodi di franchigia, hanno deciso di anticipare lo sciopero generale all’11 ottobre.

La giornata, originariamente prevista per il 18 ottobre, sarà incentrata sulla lotta alle politiche del governo Draghi e dell’Unione Europea, tra cui i licenziamenti il cui sblocco è causa di una vera e propria macelleria sociale che mette a rischio migliaia di lavoratori.

L’USB, senza dimenticare le differenze che rimangono con le tante sigle della galassia del sindacalismo di base né rinunciare alle sue prerogative di organizzazione confederale e di classe, continuerà nella costruzione dello sciopero generale e nel coinvolgimento delle lavoratrici e dei lavoratori in questa importante giornata di mobilitazione.

Di seguito l’indizione dello sciopero per l’intera giornata dell’11/10/2021 e la contestuale revoca per il 18/10/2021.

*****

Presidente del Consiglio
Mario Draghi
Palazzo Chigi
Piazza Colonna, 370
Roma, 12 Agosto 2021 00186 Roma usg@mailbox.governo.it – presidente@pec.governo.it
Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali
Andrea Orlando
Via Fornovo,8
00182 Roma segreteriaministro@pec.lavoro.gov.it

 

Ministro della Funzione Pubblica
Renato Brunetta
Corso Vittorio Emanuele II, 116
00186 Roma
Presidenza del Consiglio dei Ministri
Dipartimento Funzione Pubblica protocollodfp@mailbox.governo.it
Ministro dello Sviluppo Economico
Giancarlo Giorgetti
Via Molise, 2
00187 Roma segr.min@pec.mise.gov.it

Ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili
Enrico Giovannini
Via Nomentana, 2
00161 Roma segreteria.ministro@pec.mit.gov.it
Ministro dell’Economia e delle Finanze
Daniele Franco
Via XX Settembre, 97
00187 Roma ufficiodigabinetto@pec.mef.gov.it

Commissione di Garanzia Legge 146/90
Piazza del Gesù, 46
00186 Roma segreteria@pec.commissionegaranziasciopero.it

Ministero dei Trasporti
Osservatorio Scioperi Trasporti
osservat.sindacale@mit.gov.it

 


OGGETTO: Revoca sciopero generale dei settori privati e pubblici su tutto il territorio nazionale per l’intera giornata del 18.10.2021

Proclamazione sciopero generale dei settori privati e pubblici su tutto il territorio nazionale per l’intera giornata del 11/10/2021
Le scriventi OO.SS., preso atto della definizione delle date delle prossime elezioni amministrative in
programma in diversi comuni italiani e dei conseguenti periodi di franchigia previsti dalla normativa in essere sull’esercizio del diritto di sciopero, comunicano la revoca dello sciopero generale di tutti i settori privati e pubblici per l’intera giornata del 18.10.2021 e proclamano lo sciopero generale che riguarderà tutti i settori privati e pubblici per l’intera giornata dell’11.10.2021 dalle ore 00,01 alle ore 23,59 – compreso il primo turno montante per i turnisti.
Per i lavoratori delle Autostrade lo sciopero inizierà alle ore 22 del 10.10.2021 e terminerà alle ore 22 del
11.10.2021.
Per i lavoratori delle Ferrovie lo sciopero inizierà alle ore 21 del 10.10.2021 e terminerà alle 21 del 11.10.2021.
Lo sciopero è indetto contro le politiche del governo Draghi e dell’Unione Europea, che a partire dallo sblocco dei licenziamenti, dall’ulteriore liberalizzazione dei subappalti e dall’utilizzo dei fondi del PNRR, si configurano come una gigantesca opera di macelleria sociale sulla pelle delle lavoratrici e dei lavoratori, dei precari e dei disoccupati, ad esclusivo vantaggio delle classi dominanti e degli speculatori internazionali, e cioè i primi
responsabili della crisi economica e del disastro sanitario e sociale a cui abbiamo assistito in questo anno e mezzo di pandemia.

Un’offensiva di governi e padroni che è accompagnata da un’intollerabile escalation repressiva contro gli
scioperi e contro le lotte sociali, che in queste ultime settimane è ripetutamente sfociata in violenze e
aggressioni contro lavoratori e attivisti sindacali.

Lo Sciopero Generale è convocato per i seguenti obbiettivi e per le ragioni che seguono:
• contro lo sblocco dei licenziamenti e per la riduzione generalizzata dell’orario di lavoro a parità di
salario, al fine di contrastare l’attacco all’occupazione e ai salari;
• per il rilancio dei salari, con forti aumenti economici e con l’istituzione di un meccanismo di piena tutela
dei salari dall’inflazione;
• garanzia del reddito attraverso un salario medio garantito a tutti i disoccupati; per l’accesso gratuito e
universale ai servizi sociali e per un unico sistema di ammortizzazioni sociali che garantisca la effettiva
continuità di reddito e salario;
• contrasto alla precarietà e allo sfruttamento, abrogazione del Jobs Act, superamento degli appalti e
del dumping contrattuale e forte contrasto all’utilizzo indiscriminato dei contratti precari;
• rilancio degli investimenti pubblici nella scuola, nella sanità e nei trasporti, contro la privatizzazione, la
mercificazione e lo smantellamento dei servizi pubblici essenziali, dei settori fondamentali, di pubblica
utilità e delle infrastrutture; contro i progetti di autonomia differenziata e le attuali forme di
regionalizzazione, per l’uguaglianza dei diritti e dei servizi su tutto il territorio nazionale;
• per una vera democrazia sindacale, contro il monopolio delle organizzazioni sindacali concertative, per
dare ai lavoratori il potere di decidere chi deve rappresentarli; per il diritto di sciopero e l’abrogazione
di ogni normativa repressiva che ne mini e riduca l’efficacia, a partire dal decreto-Salvini;
• per il rafforzamento della sicurezza dei lavoratori, dei sistemi ispettivi e del ruolo delle RLS;
• per la tutela dei lavoratori immigrati e per il permesso di soggiorno a tutti gli immigrati;
• contro ogni discriminazione di genere e per una vera parità salariale, occupazionale e dei diritti delle
donne, nei luoghi di lavoro e nella società;
• per la tutela dell’ambiente, il blocco delle produzioni nocive e delle grandi opere speculative;
• contro il G-20 di Roma e le ipocrite passerelle dei padroni del mondo, per l’unità e la solidarietà
internazionale tra le lotte dei lavoratori e degli sfruttati.

Sarà cura degli specifici sindacati di settore inviare, ove necessario, una diversa articolazione dello sciopero così come previsto dalle normative vigenti in materia di esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali, comprese le modalità di sciopero a ciclo continuo e a turnazione.
Durante lo sciopero generale saranno garantiti i servizi minimi essenziali come da L.146/90 e successive
modifiche e integrazioni.
Si rammenta alle istituzioni in indirizzo di garantire il rispetto dell’informazione all’utenza sullo sciopero
previsto dall’art.2 comma 6 della legge 146/90 e successive modificazioni.
Distinti saluti
ADL COBAS Giovanni Boetto Portavoce sindacato@pec.adlcobas.org
CIB UNICOBAS Stefano D’Errico Segretario Generale cib.unicobas@pec.it
CLAP Francesco Raparelli Coordinatore Nazionale clap@pec.net
CONFEDERAZIONE COBAS Piero Bernocchi Portavoce cobas.confederazione@pec.it
COBAS Scuola Sardegna Nicola Giua Portavoce COBAS-SARDEGNA@LEGALMAIL.IT
CUB Marcello Amendola Segretario Generale cubnazionale@postecert.it
FUORI MERCATO Luigi Malabarba Rappresentante Legale fuorimercato.autogestione@gmail.com
SGB Rosella Chirizzi Esecutivo Nazionale nazionale@pec.sindacatosgb.it
SI COBAS Aldo Milani Coordinatore Nazionale sicobas@pec.it
SIAL COBAS Angelo Pedrini Direttivo Nazionale sialcobas@pec.it
SLAI COBAS S.C. Margherita Calderazzi Portavoce slaicobassc@pec.libero.it
USB Guido Lutrario Esecutivo Confederale usbnazionale@pec.usb.it

USI CIT Massimiliano Ilari Segretario Generale usi-parma@pec.libero.it

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