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Prato. Aggrediti da guardioni privati gli operai della Dreamland

Sono molte le foto e i video che documentano l’aggressione di alcuni guardioni padronali contro la protesta dei lavoratori della Dreamland una industria di Prato.

In questo caso i guardioni erano cinesi come il padrone della fabbrica. Era già accaduto alla Texprint, sempre a Prato, ed ora alla Dreamland. E gli operai che protestavano erano in molti casi immigrati.

Qualche giornale ha visto tutto questo come “cinesi contro pakistani”, rimuovendo qualsiasi natura di classe dello scontro in atto nella fabbrica tra lavoratori che chiedono i loro diritti e la proprietà che intende negarglieli, anche ricorrendo alle bastonate e ai pestaggio davanti ai cancelli.

Una ispezione  dell’Ispettorato del Lavoro, a seguito alla denuncia di uno dei lavoratori pestati, aveva rilevato gravi irregolarità quali lavoro in nero, turni di 12 e 14 ore e assenza di ferie e tutele.

I gravissimi fatti sono avvenuti nel giorno dello sciopero generale, lunedi 11 ottobre. Gli operai stavano manifestando contro questa situazione quando alcune automobili sono giunte sul posto con a bordo uomini cinesi armati di mazze e bastoni, che hanno iniziato a pestare i lavoratori disarmati.

Si parla tanto di squadrismo, di fascismo; tante istituzioni si riempiono la bocca di parole vuote e mentre per davvero gli operai che denunciano lo sfruttamento, turni di lavoro massacranti da 12 ore al giorno vengono caricati di botte da squadracce vere e proprie la polizia c’era, ed era a fare i video” denuncia il SiCobas.

Prato, solidarietà ai lavoratori Dreamland in lotta aggrediti da una squadraccia

A Prato è avvenuta un’altra gravissima aggressione squadristica ai danni di lavoratori in sciopero, questa volta alla Dreamland. Nel pomeriggio di ieri una squadraccia al soldo del padrone, armata di mazze e altri strumenti atti ad offendere ha selvaggiamente aggredito alcuni lavoratori che stazionavano davanti alla Dreamland, lavoratori che rivendicano un’equa retribuzione ed un orario di lavoro contrattuale e non da schiavi.

L’aggressione ha costretto 4 lavoratori alle cure ospedaliere.Trattasi dell’ennesima aggressione ai danni di lavoratori in lotta, e tutto questo avviene nel silenzio delle autorità e delle istituzioni di Prato.

Come USB esprimiamo la solidarietà e la vicinanza ai lavoratori e ai compagni e ai militanti del SI Cobas.

Tocca uno tocca tutti!

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Come segnalato dall’azienda, l’episodio non riguarda la solo omonima concessionaria di auto Dream Land srl di Agliana (PT).

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