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La rabbia del comparto industriale, scioperi in tutta Italia per dire basta a questa mattanza

E’ iniziata ieri la raccolta firme online per la proposta di legge che vuole introdurre il reato di omicidio sul lavoro

Dopo la terribile tragedia di Brandizzo, dove hanno perso la vita cinque lavoratori che stavano operando sui binari della linea Torino Milano, la nostra organizzazione ha immediatamente proclamato uno sciopero di 24 ore per il comparto del trasporto su rotaia, mentre per tutta l’industria, si è dato mandato a delegate e delegati nelle aziende di indire scioperi spontanei affinché emergesse con forza la costernazione e la rabbia davanti ad una tragedia così grave e allo stesso tempo così priva di senso.

Dalla Lombardia alla Campania, dal Piemonte al Friuli Venezia Giulia il comparto industriale ha risposto in modo straordinario alla chiamata di USB: da Stellantis ad Acciaierie Arvedi, dalla ST Microelectronics alla Marcegaglia, passando per Piaggio, Bonfiglioli, G.D, Titan, Magna, CordenPharma. Solo per citarne alcune.

Se i 780 morti registrati quest’anno non bastano, se le 4.000 vittime registrate negli ultimi 5 anni non sono sufficienti a mobilitare la politica affinché ci si impegni davvero su un piano straordinario per la sicurezza nei luoghi di lavoro, oggi ai lavoratori non rimane che mobilitarsi con forza davanti a tragedie come questa.

In Italia la sicurezza viene vista come un orpello di cui poter fare a meno per garantirsi meno costi e quindi ulteriori profitti.

Per questo siamo convinti che serva con urgenza l’introduzione del reato di omicidio e lesioni gravi o gravissime sul lavoro, perché serve un deterrente vero alle speculazioni sulla pelle di chi lavora, non che una tutela maggiore per gli RSU\RLS e per i lavoratori che denunciano mancanze o irregolarità.

Vi segnaliamo quindi che finalmente è anche attiva la procedura di firma online per la legge di iniziativa popolare omicidio e lesioni gravi o gravissime sul lavoro: è possibile autenticarsi tramite Spid, firma elettronica certificata e altri sistemi di certificazione e identificazione online.

Potete accedervi attraverso il sito https://leggeomicidiosullavoro.it/

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https://www.instagram.com/reel/CwvZL1RMzgk/?igshid=M2MyMzgzODVlNw%3D%3D

Omicidio sul lavoro: entra nel vivo la raccolta firme per la legge di iniziativa popolare, nei posti di lavoro ed online

È entrata nel vivo la raccolta firme della legge di iniziativa popolare per l’introduzione del reato di omicidio e lesioni gravi e gravissime sul lavoro: da oggi 4 settembre parte una settimana di mobilitazione ed attivazione sui posti di lavoro, con decine di banchetti di fronte a fabbriche e uffici, ma anche nelle piazze della città italiane. È disponibile anche la procedura di firma online, che permette di firmare autenticandosi tramite SPID e altri strumenti di identificazione online.

Di fronte ai cancelli della Piaggio di Pontedera, con i lavoratori e le lavoratrici dello stabilimento, era presente anche Emma Marrazzo, madre della giovane Luana D’orazio uccisa sul lavoro il 3 maggio 2021, che ha firmato l’appello in sostegno alla legge.

Il macchinario che ha ucciso Luana era stato manomesso, per aumentarne la velocità erano state rimosse le protezioni: in Italia è diffusa una cultura che vede nelle misure a tutela della salute e della sicurezza sul lavoro un costo, da ridurre al minimo per aumentare i profitti.

Questo meccanismo perverso discende direttamente dal mito dell’iper-produttività e della competizione, ma la legge di iniziativa popolare può essere un primo importante passo: vogliamo introdurre la nuova fattispecie di reato dell’omicidio sul lavoro per avere un effetto pratico immediato di deterrenza.

Si sono tenute tante altre iniziative, come quella di fronte alla sede Rai di Roma dove è stata ricevuta una delegazione, se ne terranno ancora durante tutta la settimana.

È ora di fermare la strage: introduciamo il reato di omicidio e lesioni gravi o gravissime sul lavoro.

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