Dal primo gennaio ad oggi 2 aprile sono morti sui luoghi di lavoro 135 lavoratori e oltre 268 (stima) se si sommano i lavoratori morti sulle strade e in itinere. I morti sui luoghi di lavoro in questi primi 3 mesi del 2012 sono per il 31% in agricoltura, il 23% in edilizia, il 12,3% nei servizi, l’ 8,9 nell’industria. L’autotrasporto regista 8 morti. L’Esercito italiano 4 morti.
Il 13,7% dei morti sui luoghi di lavoro sono stranieri. Il 23,5% hanno un’età compresa tra i 30 e i 50 anni. Il 33% ha più di 51 anni. L’8,9% meno di 30 anni.
E’ sempre la provincia di Brescia con 8 morti, come negli ultimi anni, a guidare la triste classifica delle province con più morti sui luoghi di lavoro, con la regione Lombardia che ha già 20 morti. Segue la Toscana con 13 morti, con Livorno che ha 3 morti, senza contare le morti in mare del Costa Concordia, dei due fratelli del peschereccio affondato al largo di Livorno e di un sub morto in mare, vittime che preferiamo non segnalare nelle province ma solo nel conteggio totale. Il Piemonte registra 13 morti , con la provincia di Torino con 8 vittime. L’Emilia Romagna ha 12 morti, con la provincia di Bologna con 3 morti. Il Veneto registra 8 morti. La Campania 8 morti con le province di Avellino e Salerno con 3 morti. Il Lazio 8 morti con la provincia di Frosinone che ha 3 morti. Marche 5 morti con la provincia di Ancona con 4 morti, Sicilia e Friuli Venezia Giulia con 4 morti.
*Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro
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