Il ministero di Elsa Fornero con un gravissimo atto amministrativo – senza precedenti – chiude d’autorità il prezioso sito web http://www.dplmodena.it della Direzione provinciale del lavoro di Modena.
Approfittando del periodo festivo di pasqua viene censurato il più importante e aggiornato strumento di informazione sulle complesse norme del lavoro: salute e sicurezza, contratti, pensioni ecc. utilizzato da milioni di lavoratori, delegati sindacali, imprese, consulenti, ecc. ed a disposizione di tutti i cittadini.
“…al fine di garantire una rappresentazione uniforme delle informazioni istituzionali e con riferimento agli obblighi di trasparenza ed ai profili di comunicazione e pubblicazione delle informazioni di interesse collettivo…”
Una inaccettabile censura disposta dal “segretario generale” di un ministro, la quale dopo i pesanti provvedimenti adottati contro il lavoro interviene anche per privarli dell’informazione.
Vogliamo sapere chi e perche’ ha oscurato il sito se vi erano ‘pagine’ o articoli non graditi all’amministrazione centrale si potevano correggere, sostituire o eliminare, non certo cancellare un’esperienza decennale esempio raro di buona amministrazione della cosa pubblica.
È vero: Elsa Fornero non e’ proprio adatta a fare il ministro… Il sito deve riaprire!
Protestiamo con Elsa Fornero e l’anonimo “segretario generale” scrivendo la seguente mail a francesca valle, capo-segreteria del ministro, all’indirizzo: caposegreteriaministrofornero@lavoro.gov.it
oggetto: riaprite il sito www.dplmodena.it
“Gentile Dott.ssa Valle, vogliamo che il sito riapra e torni ad essere il riferimento informativo per tutti i lavoratori, i delegati, i consulenti, le imprese e tutti cittadini interessati alla complessa normativa sul lavoro.
La preghiamo di rappresentare al Ministro Fornero la nostraferma protesta contro la brutale censura adottata contro il sito web http://www.dplmodena.it Poiché è un attacco inaccettabile alla libertà dell’informazione ed alla circolazione dell’informazione. Voglia far giungere, inoltre la piena solidarietà agli operatori e funzionari che hanno dato vita al sito e che ne curano la gestione e gli aggiornamenti. Essi rappresentano un modello di consapevolezza del ruolo dei dipendenti pubblici, al servizio della collettività.
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