Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un nostro lettore che denuncia (con foto) la presenza di simboli fascisti (filonazisti) negli uffici della caserma dei Carabinieri di Livorno. Un fatto grave ma non isolato visto che non è certo il primo episodio che accade in un contesto dove la contiguità fra forze dell’ordine, militari ed destra neofascista ha caratterizzato, e continua a caratterizzare, la storia di questo paese. red. 27 dicembre 2012
Qualche tempo fa mi è capitato di fare una denuncia al comando centrali dei carabinieri, a Livorno, in Viale Fabbricotti, angolo Viale Mameli.
Il piantone di servizio, mi ha indirizzato verso il primo corridoio a sinistra, la penultima stanza (così mi sembra si ricordare), sulla sinistra.
Mentre aspettavo il maresciallo di turno, mi sono guardato intorno e qualcosa mi ha inquietato alquanto (per usare un moderato eufenismo)…
Nella stanza vi erano molti articoli di quotidiani sportivi incorniciati relativi alle vittorie dell’Inter, poi 2 poster rassicuranti, sui carabinieri (con tanto di bambini raffigurati), poi la riproduzione di una stampa con una famigliola ottocentesca con il buon padre carabiniere, e altre foto… e poi questo:
La forma inconfondibile dell’elmetto, la simbologia rappresentata, mi ha fatto veramente venire “l’onco” (cioè “i conati di vomito” – per i non livornesi), una repulsa che mi ha confermato, una volta di più, la diffidenza, purtroppo, da tanto tempo acquisita, verso coloro che invece, “fedeli nei secoli” (?) dovrebbero essere i sacri custodi della
Costituzione repubblicana, nata dalla lotta antifascista.
E’ veramente una vergogna che toglie ulteriore credibilità alle istituzioni cosìdette liberali”… Personalmente non so (e non mi interessa saperne più di tanto) se il maresciallo di turno che ha redatto la denuncia, sia consapevole o responsabile di quello che era affisso alle sue spalle.
Il fatto stesso che non si sia posto il problema, è comunque significativo e la dice lunga sulla “sensibilità” istituzionale dei “tutori dell’ordine”…
Oltretutto, chi ha avuto “la pervicace ed eversiva volontà ” di montare e incorniciare quel poster è stato talmente vigliacco da omettere un’ultima frase dell’originale manifesto storico… Andate a vedere…
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