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I poliziotti applaudono Pontani, condannato per l’omicidio Aldrovandi

E’ uscito dall’aula del tribunale di Sorveglianza di Bologna, che deve decidere se disporre il carcere, tra gli applausi dei colleghi: c’erano infatti una trentina di appartenenti al Sap (sindacato autonomo di polizia) ad accompagnare e sostenere Enzo Pontani, l’ultimo dei quattro agenti condannati per l’omicidio di Federico Aldrovandi a dover ancora discutere la propria posizione. Gli altri tre, Monica Segatto, Luca Pollastri e Paolo Forlani sono in carcere dopo l’ordinanza del tribunale del 29 gennaio. Nonostante la condanna a tre anni e sei mesi a causa dell’indulto i tre hanno da poco iniziato a scontare i sei mesi residui per l’omicidio “colposo” del diciottenne morto a Ferrara nel 2005 durante un controllo di polizia trasformatosi presto in un pestaggio. Pontani ha letto in aula una dichiarazione dove avrebbe espresso, ha riferito l’avvocato che lo assiste, Giovanni Trombini ”il dolore indicibile che si porta dentro per questa vicenda”. Il legale ha aggiunto coi cronisti: ”Bisognerà vedere se intendono far prevalere la vendetta o la giustizia”. Il collegio del tribunale si é riservato di decidere nei prossimi giorni. La difesa ha chiesto l’affidamento ai servizi sociali e in subordine la detenzione agli arresti domiciliari.

Un’altra iniziativa a favore dei poliziotti condannati è quella di un “Camper di solidarieta” in giro per Ferrara. Il Coisp, il sindacato indipendente di Polizia, torna in questo modo a esprimere la propria solidarietà agli agenti colpevoli della morte di un giovane di 18 anni. 
Dal Coisp fanno sapere che il sindacato «si è schierato fin da subito in difesa dei colleghi. E adesso la nuova iniziativa porterà i membri della segreteria provinciale di Ferrara, città presso la cui casa circondariale sono ristretti Paolo Forlani e Luca Pollastri, a girare per la città e la provincia a bordo di un “Camper di solidarieta”, per testimoniare ancora, “la vicinanza ai colleghi travolti da una storia che si è tramutata in uno dei simboli della campagna d’odio pervicacemente attuata da alcuni soprattutto nell’ultimo anno contro le Forze dell’Ordine».
Il camper del Coisp girerà per il territorio di Ferrara, mattina e pomeriggio, a partire dal prossimo 2 marzo per «sensibilizzare la cittadinanza verso la dir poco singolare applicazione della legge penale nei riguardi degli appartenenti alle Forze dell’Ordine».
Il fatto «che le sorti di Monica, Paolo, Enzo e Luca non siano più funzionali alla produzione di titoli ad effetto perchè il caso non fa più notizia, non implica certo che sia scemata la nostra attenzione nei loro confronti – dice Franco Maccari, segretario generale del Coisp – anzi. Abbiamo registrato già da settimane che la legge non è evidentemente uguale per tutti, ma che sugli appartenenti alle Forze dell’Ordine pesa un’aggravante “funzionale, tant’è che ogni occasione è buona per dipingerli come torturatori senza scrupoli. Questa, almeno, è l’immagine che qualcuno mosso da ben altri obiettivi vorrebbe dare di noi, ma che non potrà mai attecchire davvero, anche perché proprio noi non lo permetteremo».

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1 Commento


  • Mic

    Maiali, maiali, maiali.

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