E’ arrivata ieri, senza grande clamore, al termine del processo d’appello, una ‘sensibile’ riduzione delle pene, rispetto al processo di primo grado, nei confronti dei due poliziotti arrestati alla fine di giugno del 2012 con l’accusa di aver picchiato, quando non erano in servizio, fino a fracassargli la faccia, un uomo di 63 anni in zona Navigli, a Milano.
Ieri, infatti, la Corte d’Appello milanese ha si di nuovo condannato entrambi gli agenti, ma ha ridotto la pena più alta da tre anni e 10 mesi a soli tre anni, ed ha abbassato di dieci mesi anche l’altra condanna.
I due agenti dell’ufficio volanti, Federico Spallino e Davide Sunseri, entrambi di 24 anni, erano finiti in carcere lo scorso 29 giugno accusati di lesioni gravissime, falso e calunnia con l’arresto eseguito dai loro stessi colleghi e l’immediata sospensione dal servizio decretata dalla Questura.
I due avevano fornito una versione di comodo dei fatti, accusando addirittura la vittima di resistenza. Ma il violento pestaggio ai danni di Luigi Vittorino Morneghini – un uomo di 63 anni preso di mira in quanto un ”un po’ molesto” e ”ubriaco” – era stato per loro sfortuna ripreso da una telecamera di sorveglianza che aveva registrato tutto ciò che era successo nella notte tra il 20 e il 21 maggio 2012 verso le 3, in viale Gorizia.
Il filmato venne poi acquisito agli atti dell’inchiesta, coordinata dal pm di Milano Tiziana Siciliano. Nel referto i medici parlarono di ”fracasso di faccia”, espressione che riassumeva la quarantina di fratture che l’uomo, rappresentato come parte civile dall’avvocato Fabio Anselmo (lo stesso che segue i casi Cucchi, Aldrovandi, Uva e Ferrulli) aveva in volto. Lo scorso 12 ottobre, il gup di Milano Luigi Gargiulo con rito abbreviato ha condannato a tre anni e 10 mesi Spallino e a tre anni e otto mesi Sunseri. Ma la Corte d’Appello ieri mattina ha deciso lo sconto di pena, pur confermando il risarcimento (provvisionale da 30mila euro) riconosciuto in primo grado a Morneghini.
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