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Bologna. Un arresto molto “eccellente”

Il personaggio non è uno qualsiasi. Giovanni Preziosa, attualmente, è il dirigente del commissariato di polizia Santa Viola di Bologna. Ma nel recente passato Preziosa era stato assessore alla sicurezza della giunta comunale di Guazzaloca e l’inventore della discussa squadra di vigili-sceriffi ed anche candidato di Alleanza Nazionale alle elezioni europee.

Il commissario Preziosa è stato arrestato ieri dalla Guardia di Finanza di Venezia, sulla base di una ordinanza di custodia cautelare emessa nell’ambito di una più ampia inchiesta contro la grande impresa di costruzioni Mantovani.
Il dirigente di polizia è stato accusato di corruzione, accesso abusivo a sistemi informatici, rivelazione di segreti di ufficio e peculato. Avrebbe agevolato, in cambio di soldi, contratti di “consulenza” e onerosi regali, imprenditori amici, comunicando informazioni riservate e delicate dal sito del Viminale, attraverso il titolare di una agenzia di “sicurezza”, anche lui arrestato.

Secondo l’accusa, il dott. Preziosa avrebbe violato i sistemi informatici per ricavare informazioni riservate e passarle, tramite un intermediario, alla famiglia di imprenditori Mantovani in cambio di denaro e regali. Tra i “regali” e le ricompense che il dirigente di Polizia Giovanni Preziosa (circa 150-160.000 euro nel giro di un anno) secondo l’accusa avrebbe ricevuto in cambio delle informazioni riservate carpite dal sito del ministero dell’Interno c’è anche un motore fuoribordo, nuovissimo, per il suo motoscafo. Preziosa lo avrebbe ricevuto, secondo quanto scoperto dal Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di finanza di Venezia, in cambio di un ‘servigio’ fatto per aiutare i vertici del colosso di costruttori Mantovani: fornì una paletta e un lampeggiante appartenenti al commissariato Santa Viola (di cui è dirigente) che dovevano servire a rendere più convincente una ‘visità fatta da uomini vicini ai Mantovani per convincere Silvano Vernizzi, amministratore delegato di Veneto Strade, a sbloccare una pratica a favore del gruppo edilizio. Gli “amici” della famiglia Mantovani presero una macchina a noleggio e la equipaggiarono con la paletta e il lampeggiante forniti da Preziosa. Ma la “spedizione”, che risale al giugno 2012 è stata filmata e ‘registrata dalla Guardia di finanza con delle cimici nascoste. Inutile dire che la spedizione ebbe esito positivo e la pratica in questione venne sbloccata. Poco tempo dopo a Preziosa arrivò un motore da motoscafo nuovo di zecca. In altre occasioni, le informazioni che il vicequestore ricavava dai sistemi informatici del Viminale, venivano ricompensate in contanti, con denaro che poi finiva all’estero.

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