Menu

Finanzieri pestano algerino. Nonostante un video, sospesi solo per due mesi

Niente da fare. Gli episodi di violenza, spesso completamente gratuita, che vedono per protagonisti esponenti delle cosiddette forze dell’ordine non accennano ad arrestarsi.

L’ultimo ad essere stato reso noto risale allo scorso 21 agosto e i protagonisti della bravata sono due finanzieri in servizio all’aeroporto romano di Fiumicino, ripresi da una videocamera di sorveglianza mentre picchiano selvaggiamente un cittadino algerino rinchiuso nella camera di sicurezza dello scalo. La vittima, Abdelhak Halilat, era stata fermata quello stesso giorno dalla Polaria di Fiumicino mentre cercava di passare attraverso un accesso vietato, senza che i finanzieri lo notassero. Un inaccettabile smacco, avranno pensato le due Fiamme Gialle frustrate per il proprio fallimento nel difendere gli accessi dello scalo dall’ingresso del ‘clandestino’.

Dopo che il prigioniero aveva passato alcune ore in cella i due uomini in divisa sono entrati nella camera di sicurezza sono entrati e lo hanno aggredito, infierendo su di lui con calci e schiaffi e pugni in faccia. Anzi, dalle immagini registrate si vede che uno picchiava con crudeltà mentre il suo commilitone si godeva lo spettacolo. Poi avevano fatto rapporto, affermando che il prigioniero si era inflitto delle ferite ed era stato protagonista di atti di autolesionismo. Copione abituale, in casi come questo.

Ma tutti e due, qualche giorno dopo, sono stati denunciati dalla Procura di Civitavecchia per abuso di autorità e lesioni personali, dopo che la magistratura ha visionato le immagini girate dalla telecamera installata nella camera di sicurezza. I due aggressori, scoperti, hanno provato a giustificare il loro operato parlando di necessità di difendersi dal comportamento violento della vittima, che nel video non emerge. Anzi, in realtà le immagini mostrano che Halilat non ha affatto risposto al pestaggio e non ha neanche provato a difendersi.

Ma nonostante la prova inconfutabile contro i Finanzieri, miente arresto per i due, visto che il cosiddetto ‘decreto svuota carceri’ approvato dal Parlamento lo scorso 8 agosto prevede l’arresto solo per delitti punibili con almeno 5 anni di reclusione. E il pestaggio in una cella da parte di due uomini in divisa evidentemente è considerato un ‘reato minore’. Tant’è che il Gip Monica Ciancio si è limitata ad infliggere ai due finanzieri soli due mesi di sospensione. Tra poche settimane le due Fiamme Gialle – Giorgio Colasanti (34 anni) e Luigi Ferrelli (35 anni) – potranno ricominciare a dedicarsi alle loro attività, stavolta magari stando attenti a non incappare in qualche telecamera. O magari potranno chiedere di essere impiegati nella repressione delle manifestazioni di piazza dove potranno sfogare le proprie frustrazioni sullo studente o sul malcapitato di turno, senza rischiare, casco in testa, di essere riconosciuti.

 

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

1 Commento


  • mosì

    Autolesionismo..siamo alle solite!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *