I listini azionari delle borse europee si sono allineati questa mattina alla performancenegative dei mercati asiatici. L’indice Mib a Piazza Affari perde subito più del 5%, così come Parigi. Londra è a -1,5%. Mentre oggi Wall Street rimarrà chiusa in occasione del Labor Day.
L’attacco speculativo contro i titoli di stato italiani è tornato ai livelli precedenti il periodo precedente l’8 agosto, giorno in cui la Bce aveva iniziato ad acquistare i bond italiani e spagnoli per frenare la speculazione. Avevano ragione gli economisti che avevano avvertito sulla efficacia a breve termine di un intervento del genere. I bond italiani scendono per l’undicesimo giorno consecutivo, i rendimenti sono arrivati a superare anche il 5,4% e il differenziale tra i titoli italiani e quelli tedeschi volano a 348.
L’euro scivola sui minimi delle ultime tre settimane dopo la sconfitta del partito el cancelliere Angela Merkel (Cdu) nel Mecklenburg-Western Pomerania. La notizia solletica dubbi sulla tenuta di politiche a favore dell’euro. Il dollaro si rafforza a 1,416, il franco svizzero balza a 1,117. Sulle prospettive dei prossimi giorni pesano l’attesa del verdetto della Corte Costituzionale tedesca sulla legittimità della partecipazione di Berlino ai bailout di Grecia, Irlanda e Portogallo (atteso per mercoledì 7 settembre), le incognite sul proseguimento degli acquisti della Bce sul mercato secondario a sostegno dei titoli di Stato italiani e spagnoli, ma soprattutto gli occhi della speculazione puntati sull’Italia e sulla capacità del governo italiano di portare sotto controllo i conti pubblici.
Le preoccupazioni de Il Sole 24 Ore
Europa in netto ribasso, banche nella bufera. Dopo la sconfitta elettorale della Merkel euro giù. Spread BTp-Bund vola a 348
di Vito Lops
Giornata all’insegna del ribasso per le Borse europee, in scia al pesante calo delle Borse asiatiche e al venerdì nero appena messo alle spalle, seguito ai deludenti dati sull’occupazione negli Stati Uniti dove ad agosto non è stato creato nessun nuovo posto di lavoro, con il tasso di disoccupazione imballato al 9,1%.
Londra cede l’1,5%, Parigi il 2,3%, così come Fracoforte. Male anche Piazza Affari con il FTSE MIB in calo del 2,24%. Dagli Stati Uniti oggi non arriveranno indicazioni dato che Wall Street è chiusa per il Labor Day.
Banche europee nel mirino
Tra i singoli titoli, pesante il comparto bancario colpito dalle incertezze legate alla tenuta del debito sovrano europeo. A ciò si aggiungono le indiscrezioni secondo cui alcuni istituti europei sarebbero coinvolti nella maxi indagine americana sui prodotti subprime.
Nei giorni scorsi, indiscrezioni di stampa hanno riferito che la Federal Housing Finance Agency, l’autorità federale che gestisce i giganti dei mutui Fannie Mae e Freddie Mac (finiti sotto il controllo del Governo a seguito della crisi finanziaria), si prepara a fare causa ai maggiori istituti finanziari per obbligazioni collegate ai mutui (i cosiddetti subprime), nel tentativo di recuperare miliardi di dollari di perdite derivate a investimenti rivelatisi fallimentari. Nel mirino dell’autorità non ci sono solamente istituti Usa come Bank of America, JpMorgan Chase e Goldman Sachs, ma anche alcuni europei alla stregua di Deutsche bank, Barclays, Rbs, SocGen, Credit Suisse e Hsbc. Così questa mattina Deutsche Bank accusa una flessione del 4,3%, Barclays del 7,3%, Rbs dell’8,2%. Ed ancora Socgen scivola del 4,7% e Credit Suisse il 6,1%. Arginano le perdite le Hsbc all’1,2%. Anche a Milano il settore delle banche è debole: Intesa Sanpaolo (-2,9%) e Unicredit (-2,8%) guidano i ribassi. Banca Pop Mi, dopo essere arrivata a perdere oltre il 4%, adesso cede il 2,7%.
Rendimeti del Bund ai minimi, si impenna lo spread con il BTp
In questo scenario turbolento torna la tensione sul mercato obbligazionario con gli investitori che preferiscono rifugiarsi nel Bund tedesco che in giornata ha segnato un nuovo picco (sul prezzo) e un nuovo minimo (sui rendimenti) con il tasso della scadenza a 10 anni scivolato all’1,92%.
Lo spread tra il BTp e il Bund a 10 anni è balzato da 331 di venerdì fino a un massimo di 348 punti base, il massimo da quando la Banca centrale europea ha annunciato il sostegno a titoli governativi di Italia e Spagna con acquisti sul mercato secondario.
Record dei Cds sull’Italia
Intanto i credit-default swap sull’Italia, i contratti derivati con cui ci si protegge dal rischio d’insolvenza, sono volati al massimo storico di 422,5 punti sulla piattaforma Cma. Lo riferisce l’agenzia Bloomberg. Livelli record anche per i ‘cds’ francesi (179 punti). In forte rialzo anche quelli greci (a 2.428 punti), irlandesi (825), spagnoli (410).
Euro giù dopo la sconfitta elettorale della Merkel
L’euro scivola sui minimi delle ultime tre settimane dopo la sconfitta del partito del cancelliere Angela Merkel (Cdu) nel Mecklenburg-Western Pomerania. La notizia solletica dubbi sulla tenuta di politiche a favore dell’euro. Il dollaro si rafforza a 1,41, il franco svizzero balza a 1,117.
Le incognite della settimana
Quella che è iniziata è una settimana chiave, da cui i mercati attendono risposte importanti sulla sostenibilità del debito europeo. Ci sono, almeno, tre test da superare. Oltre al verdetto della Corte Costituzionale tedesca sulla legittimità della partecipazione di Berlino ai bailout di Grecia, Irlanda e Portogallo (atteso per mercoledì 7 settembre) e alle incognite sul proseguimento degli acquisti della Bce sul mercato secondario a sostegno dei titoli di Stato italiani e spagnoli, gli occhi sono puntati sull’Italia e sulla capacità del governo italiano di portare sotto controllo i conti pubblici. Ma anche sulla decisione delle banche europee di aderire allo swap su titoli di Stato greci.
Petrolio in calo a 86 dollari
Petrolio in calo negli scambi mattutini in Asia, penalizzato dai dati sull’occupazione americana pubblicati venerdì e dai timori sull’inflazione in Cina. Il Wti consegna ottobre perde 59 centesimi a 85,86 dollari al barile e la stessa consegna sul Brent arretra di 74 centesimi a 111,59 dollari. Negli Usa, dove oggi Wall Street è chiusa per il Labor Day, ad agosto non é stato creato nessun posto di lavoro.
Asia in netto calo
Shanghai cede l’1,7% (ha bruciato 2 miliardi di yuan – oltre 300 milioni di dollari – nel 2011 con un ribasso del 9,96%), Hong Kong il 2%, Seul il 3,9% e Mumbai l’1%. Chiusura in calo per la piazza finanziaria di Tokyo con l’indice Nikkei che archivia la seduta in flessione dell’1,86% a 8.784,46 punti, vicino al minimo registrato in giornata.
Cina, crescita Pmi agosto ai minimi storici
L’indice Pmi del settore dei servizi cinese, elaborato da Hsbc, ad agosto ha toccato i minimi storici a 50,6, rinforzando i segnali che la crescita della seconda più grande economia del mondo stia perdendo forza. A luglio l’indice era pari a 53,5 secondo quanto comunicato da Markit, società di ricerca britannica che elabora l’indice. Il livello di 50 delimita l’espansione dalla contrazione. La lettura di agosto è la più bassa da novembre 2005, quando è iniziato il sondaggio, ed è più bassa rispetto a 51,2 toccato durante la crisi finanziaria globale.
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