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Borse in depressione

Le piazze finanziarie europee segnano ribasso, allineandosi alle perdite sofferte da Wall Street – rimasta delusa dal discorso di Bernanke e dalle chiusure in rosso delle borse asiatiche. L’indice Mib a piazza Affari [sceso dell’1,45%. A perdere forte sono ancora una volta I titoli bancari come Unicredit (-3,69%), Intesa SanPaolo che perde il 2%, e segno meno anche per MPS (-2,36%) e Banco Popolare (-3,15%). Torna inoltre la tensione anche sul mercato dei titoli di stato, con lo spread tra Italia e Germania che si attesta a quota 355 punti; i rendimenti decennali italiani risalgono al 5,369%, decisamente superiori a quelli spagnoli (5,091%).
I dubbi sulla manovra economica del governo italiano, che ha ottenuto la fiducia al Senato, sono ancora tanti e dopo il rapporto Ocse di ieri oggi arriva anche la pubblicazione del Pil italiano, che conferma la debolezza dell’economia italiana.
Wall Street ha totalmente snobbato il discorso del presidente Barack Obama, che ha presentato un piano di stimoli da 447 miliardi di dollari, un annuncio che evidentemente, non è stato capace di suscitare alcun entusiasmo. Si attende adesso l’avvio delle contrattazioni di oggi a Wall Street.
In Europa invece pesa il timore che la Grecia esca dall’euro, rumors che viene lasciato trapelare dall’insofferenza dei funzionari tedeschi. Ma ieri era stato il rapporto Ocse a indicare che proprio la Germania e alle prese con la recessione. Si delinea inoltre l’allarme sulle banche europee, che sono esposte ai debiti sovrani e che hanno anche difficoltà di accesso ai finanziamenti. E tra queste, stavolta, emerge il caso della Deutsche Bank, con gli investitori che scommettono sempre più contro, come dimostra il costo delle opzioni che gli investitori pagano per proteggersi contro i cali del titolo. Sul fronte valutario l’euro è arrivato a testare il minimo degli ultimi due mesi nei confronti del dollaro, scendendo fino a $1,3794.

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