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Fermato Caltagirone

La Polizia Postale in collaborazione con la Guardia di Finanza ha fermato a Imperia Francesco Caltagirone Bellavista, presidente dell’Acqua Pia Antica Marcia, uno dei più importanti gruppi italiani del settore immobiliare.  

Francesco Caltagirone Bellavista, 73 anni, è stato fermato in Comune mentre era a colloquio con il sindaco di Imperia, Paolo Strescino (Pdl). La misura di custodia cautelare nei suoi confronti, voluta dal pm di Imperia Maria Antonia Cazzaro, e firmata dal gip, è stata emessa per truffa aggravata ai danni dello Stato. Riguarda l’inchiesta, avviata nell’ottobre del 2010, sulla costruzione del nuovo approdo turistico di Imperia. Quello di Francesco Caltagirone Bellavista è un nome noto negli ambienti del business all’amatriciana.

Trent’ anni fa, quando in Italia si parlava della potente famiglia Caltagirone, palazzinari sulla cresta del successo e vicini alla corrente andreottiana della DC, si parlava soprattutto di lui, di Francesco Bellavista Caltagirone. Poi, dopo lo scandalo Italcasse del 1981 che lo aveva colpito con un mandato d’arresto, Francesco si era dato alla macchia emigrando all’ estero, dove sarebbe rimasto per molti anni, fino alla completa assoluzione e risarcimento disposto dalla Corte d’ appello (in primo grado era però stato condannato). Le difficoltà di Francesco Bellavista consentirono all’altro ramo della famiglia, quella del cugino Francesco Gaetano Caltagirone, detto Franco, di muovere i primi passi nella finanza dopo un passato di ‘palazzinaro’. Francesco Bellavista Caltagirone, al confronto con il più noto e ricco “cugino”, oggi è un nano imprenditoriale. Dopo le disavventure giudiziarie durate qualche anno con la completa assoluzione, è rientrato nel settore immobiliare. Il cuore batte a destra, ma come imprenditore è ben attento a tenersi in equilibrio, anche perché le elezioni mutano sempre il quadro, sia nazionale che locale. Nel 1994 acquista la società Acqua Marcia che dopo il fallimento di Vincenzo Romagnoli era finita al Sanpaolo di Torino. Ha diversificato nel settore dell’ handling aeroportuale (con la società Ata), gestisce l’ aeroporto privato di Linate, possiede diversi alberghi nel Sud (soprattutto a Palermo, dove tra l’ altro ha i famosi Villa Igiea, il Grand Hotel et des Palmes, e il San Domenico di Taormina). Il turismo è l’ ultima ‘gamba’ del suo piccolo gruppo e lo stuzzica sempre di più: dal 2005 Acqua Marcia è infatti attiva, oltre che negli alberghi, anche nel settore aeroportuale, con l’ esecuzione delle opere di terra dell’ approdo di san Lorenzo al Mare, la realizzazione del porto turistico di Imperia e del nuovo porto turistico di Siracusa. Entra infine nell’ operazione di acquisto a prezzi di svendita di Alitalia insieme ai cosiddetti “capitali coraggiosi”.

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