I banchieri centrali europei hanno discusso per la prima volta della possibilità che la Grecia abbandoni l’Eurozona, studiando i modi con cui gestire un’eventualita’ del genere. Il paese, travolto dai debiti, deve fare i conti con un crescente disagio sociale, con la crisi che e’ entrata nel suo secondo anno e mezzo di vita. Lo rivela Wall Street Italia, secondo cui la Banca Centrale Europea pare intenzionata a cedere alle pressioni che chiedono una riduzione dei tassi di interesse dell’area euro tra un mese, nel tentativo di scongiurare un peggioramento della crisi nell’area euro. Ad annunciarlo è stato Luc Coene membro direttivo dell’istituto e governatore della banca nazionale del Belgio, dichiarando che l’istituto di Francoforte “potrebbe ridurre i tassi di interesse – fermi al minimo storico dell’1% – in giugno”. Ma oggi è stata un’altra giornata negativa per le Borse sulla scia delle notizie che arrivano dalla Grecia ma soprattutto dalla Germania dove la Merkel si trova ormai in serissime difficoltà.
In un report dell’agenzia di rating Fitch, si legge intanto che uscita della Grecia dalla zona euro danneggerebbe le imprese continentali, ma gli effetti più devastanti si registrerebbero in caso di exit disordinata. I danni peggiori, secondo Fitch, li subirebbero le aziende spagnole, portoghesi e italiane, in pratica i paesi Piigs. Secondo l’agenzia, un’uscita ordinata di Atene dalla moneta unica, nel caso “in cui vengano adottate delle contromisure efficaci”, avrebbe invece un impatto limitato e confinato ai paesi periferici. Anche JP Morgan Chase ha fatto un po’ di conti ed è arrivata a stabilire che l’eventuale uscita della Grecia dall’eurozona si tradurrebbe in perdite di centinaia di miliardi. A rischio soprattutto Italia e Spagna, sia in termini di depositi presso le banche che riguardo ai titoli di stato dei due paesi. Oggi c’è stata prima una riunione ristretta tra le autorità dell’Unione Europea e il governatore della Bece Mario Draghi. Poi è iniziata la riunione dell’Eurogruppo (che riunisce solo i paesi Ue che hanno adottato l’euro) e che durerà almeno per tutta la serata. Secondo Il Sole 24 Ore la tensione é massima. Tra i governi europei ci sono differenze di valutazioni sui rischi per l’Eurozona se la Grecia tornasse alla dracma. “La Grecia dovrebbe prima uscire dall’Unione Europea nel caso di un suo abbandono dell’euro” ha dichiarato il ministro delle Finanze dell’Austria, Maria Fekter, entrando all’Eurogruppo. Secondo il ministro “la Grecia dovrebbe poi rinegoziare un’eventuale reingresso nell’Unione”. Di diverso avviso il cancelliere tedesco Angela Merkel “Credo che per la Grecia sia meglio restare nell’eurozona”, ha dichiarato la Merkel parlando. La cancelliera si è detta preoccupata per la situazione.
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