Solo gli idioti non avevano ancora capito – o fatto finta – che l’austerità in tempi di crisi è “pro-ciclica”. Ovvero che aggrava la crisi.
Ora dovrebbero capirlo anche loro: dopo cinque anni di “amorevoli cure” della Troika tutta la’rea che ha adottato la moneta comune si ritrova in deflazione. Detta semplicemente: i prezzi sono in calo, contrariamente a quel che accade in qualsiasi economia sana.
A dicembre, il livello dei prezzi ha fatto segnare una flessione dello 0,2% su base annua. La stima flash di Eurostat era attesa, tenuta, in varia misura attesa. Solo gli idioti speravano che non sarebbe stato così. Il problema è quando agli idioti viene dato un posto di comando importante…
Soltanto il mese prima l’inflazione tendenziale nell’eurozona faceva ancora segnare un timidissimo +0,3%. Poi, complice anche il crollo del prezzo del petrolio, e a cascata di tutti i prodotti energetici, (-6,3% rispetto al -2,6% di novembre), ecco che tutto finisce sotto zero.
Perché si tratta di una pessima notizia? In teoria sembra una favola: i prezzi calano, con gli stessi soldi (i pochi che abbiamo in tasca) posso comprare più cose. In pratica avviene l’opposto: se penso che i prezzi caleranno ancora non compro nulla, se non lo stretto necesario, attendendo un momento ancora più favorevole. Ma così facendo crollano i consumi (tranne che per cibo e poco altro), quindi le aziende riducono la produzione, licenziano o mandano in cassa integrazione i dipendenti. Il che innesca un’ulteriore caduta dei consumi – sta già accadendo da alcuni anni, “grazie” all’austerità e al blocco dei salari – che fa aumentare la deflazione e via così, in un cerchio infernale.
Una riprova? Persino il classico “carrello della spesa”, comprendente i generi di prima necessità e acquistati quindi più di frequente, a dicembre è sceso sotto quota ‘zero’.
Il tasso d’inflazione medio annuo per il 2014 si è così posizionato allo 0,2%, mentre nel 2013 era all’1,2% (già preoccupante allora; ma si è continuato sulla stessa strada). Per capirci: è il tasso più basso dal 1959, quindi da 55 anni. La maggior parte di noi doveva ancora nascere…
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