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Verso la Cina l’export italiano tiene, perché…

A soli due mesi dal lockdown, che aveva bloccato le attività economiche del Paese, l’export extra Ue dell’Italia a giugno registra un aumento congiunturale del 20%, cioè mese su mese (giugno su maggio), anche se su anno vi è ancora una perdita del 15,6%, ma ampiamente inferiore di quelle registrate ad aprile (-41%) e maggio (-31%).

Una notizia desta particolare attenzione.

In questi mesi si era detto che la Cina era in forte crisi data la diminuzione dell’import. Ebbene, a giugno l’Italia registra una diminuzione di export verso la Cina rispetto a giugno 2019 di appena il 3,3%. Facciamo presente che il dato verso Usa è -22,1%, verso altri paesi europei non Ue -31%, verso Russia -11%, verso paesi latinoamericani -33% e verso altri paesi asiatici -23%

Dunque il nostro Paese, in soli due mesi dal lockdown, recupera quasi il trend del 2019 verso la Cina. Segno che questo Paese è molto propenso ad acquistare merci italiane.

Come con gli accordi finanziari con Wall Street, che confermano gli accordi con gli Usa di gennaio 2020, nonostante le fortissime tensioni attuali, la Cina onora, nel momento più delicato del nostro Paese, gli impegni del Memorandum sulla Via della Seta.

Sembra che la dirigenza cinese, formata da gente sensata e che vede nel lungo periodo, vada oltre l’infame campagna mediatica che si sta svolgendo nel nostro Paese presso tutti i media, con la Cina vista come nuovo nemico.

A loro importa poco, e con il loro import danno sostegno all’Italia, così come nei mesi scorsi avevano fatto con il sostegno sanitario con l’invio di molte equipe mediche e partnership scientifiche per contrastare il Covid. La loro saggezza va oltre l’immondizia dei media italiani.

Vogliamo sperare che, se il trend continuasse, qualche imprenditore beneficiario di commesse cinesi alzasse la voce per dire una volta per tutte: smettetela, state danneggiando il nostro Paese.

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