Menu

Covid, ristrutturazione capitalistica e crescita di spazi rivoluzionari

I governi cubano e venezuelano hanno attuato misure molto avanzate di natura economico-sociale, egualitaria e universale oltre alle reali condizioni di sostenibilità per la struttura economico-produttiva; ad esempio, con una forte copertura previdenziale universale che ha garantito e garantisce tuttora lavoro per tutti, alloggio per tutti, istruzione e salute gratuite per tutti, sport gratuiti per tutti.

Ci sono esempi di crescita di spazi liberi anche con una rilettura marxista di un concetto, come dice Harvey, non spaziale della produzione, che vorremmo trasformare in determinanti del potere rivoluzionario e della transizione socialista.

È necessario ribaltare l’idea dell’alleanza di uguaglianza borghese nell’idea dell’alleanza di classe dei subordinati, per cui la compressione spazio-temporale tende a creare zone liberate dal dominio delle società capitali. Vediamo anche questi piccoli spazi liberati, che poi, con questa crisi Covid, diventano grandi spazi di distacco dalla Alleanza Atlantica (del Nord).

Siamo di fronte alla Quarta Rivoluzione Industriale, dopo la Prima Inglese, dopo la Seconda del ’29, dopo la Terza della telematica di trent’anni fa. Oggi il telelavoro, il lavoro intelligente, sono tutte forme di controllo sociale con la scusa che c’è il Coronavirus e servono per la ristrutturazione capitalistica della Quarta Rivoluzione

Esiste una soluzione spaziale a questi problemi? La sovrapproduzione di forza lavoro può essere esportata dal punto di vista della continua delocalizzazione capitalistica? Chi sono gli attori della contromobilità? La capacità del capitale è solo di spostare capitale materiale o ridefinisce il dominio con la delocalizzazione anche di qualcos’altro?

Sì, brevetti e diritti d’autore perché il controllo è dato con questa frattura tra materialità e dimensione del capitale immateriale. Il tentativo è l’aggiornamento di un dibattito politico, culturale e pratico molto aspro ed è per questo che, perplessi dalle dichiarazioni attribuite al grande lavoro culturale che stiamo facendo, ha rilanciato come sua la grande idea di complementarità mediterranea. e solidarietà per uscire dall’Unione Europea proponendo come alternativa ALBA Euro-Mediterranea.

La proposta rivoluzionaria di ALBA Euro-Afro-Mediterraneo come progetto bolivariano, martiano, gramsciano

L’incontro tra i popoli del Mediterraneo può rappresentare il momento storico per una rinascita dell’ideologia marxista nella realizzazione di una situazione di evidente e forte ingiustizia che attende un riscatto con la lotta di classe dal basso, con l’unità anche con gruppi sociali eterogenei e con concezioni contrastanti; una nuova visione dell’egemonia nell’unità degli interessi dell’internazionalismo di classe.

Ci sono poi processi che, come dice Harvey, definiscono spazi regionali e che sanno determinare le alleanze di classe che ritroviamo nella proposta rivoluzionaria dell’ALBA euro-afro-mediterranea.

Qui inizia a procedere un percorso della storia di una collaborazione sempre più stretta fra rivoluzionari di continenti diversi , con lo scambio ideale e materiale solidale, contro le guerre imperialiste e anche mass mediatiche che da sempre sono state subite dai popoli.

Ne abbiamo parlato in diversi libri e articoli, ed è anche dall’esperienza dell’ALBA che, come intellettuali militanti di organizzazioni politiche comuniste, non crediamo nell’identificazione del partito rivoluzionario con il soggetto della rappresentanza politica delle classi subalterne , il partito è e rimane guida nel progetto di transizione socialista.

Con le parole del nostro inno dell’Internazionale proletaria e socialista: “Future Humanity International”, che evoca il nostro desiderio di un dialogo profondo tra materialismo storico, materialismo dialettico con spiritualità rivoluzionaria, componente essenziale del pensiero e dell’azione di Martì, Bolivariano, Gramsci, Guevarista, Fidel e Chávez, come sintesi dell’evoluzione storica per la risoluzione dei bisogni delle masse sfruttate, per quei percorsi rivoluzionari di trasformazione radicale e reale e possibile che sono il principale punto di riferimento della nostra battaglia di idee marxiste e leniniste.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa
Argomenti:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *