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Nuovo e odioso aumento delle bollette di luce e gas

Da ieri, 1° luglio 202, scattano i nuovi aumenti per le bollette di luce e gas. E sono aumenti salati: del 15,3% sul gas e del 9,9% sull’energia elettrica. Questo è il risultato del nuovo aggiornamento trimestrale dei prezzi deciso dall’Arera (l’Authority di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, ndr).

Eppure le tariffe di gas e luce erano già aumentate ad aprile scorso, rispettivamente del 3,9% in più per la luce e il 3,8% in più per il gas.

L’aumento così elevato delle tariffe per Nomisma dipenderebbe da un forte sprint del tasso di inflazione nei prossimi mesi.

Per una famiglia tipo (consumo annuo luce 2700 kWh e gas 1400 smc), secondo l’analisi di alcuni osservatori, l’incremento potrebbe arrivare fino a 300 euro l’anno.

Le motivazioni di questi aumenti sulle bollette sono da ricercare nella lenta ripresa economica prevista per i prossimi mesi. La risalita dei prezzi delle materie prime è stata immediatamente scaricata dalla logica di mercato su un aumento dei prezzi al consumo dell’energia.

In una situazione in cui centinaia di migliaia di famiglie si trovano a fare i conti con una drastica riduzione dei redditi da lavoro (quasi 50 miliardi in meno) e del potere d’acquisto, aver liberalizzato le tariffe dei servizi produce questo effetto perverso e antipopolare contro cui le direttive europee e le leggi di mercato impediscono ogni intervento regolatore.

Fino agli anni Ottanta di fronte a questi scatti in avanti del carovita e delle tariffe, i sindacati avrebbero fermato il paese e le strade dei quartieri popolari sarebbero ribollite di assemblee furibonde e blocchi stradali.

Per ora assistiamo al silenzio più totale. Ma non è detto che questo silenzio sia destinato a durare ancora a lungo. L’accanimento con cui le classi dominanti e i loro istituti continuano a rovinare la vita di milioni di persone non è sopportabile all’infinito.

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1 Commento


  • paolo

    … forse per compensare gli sgravi sulle utenze promessi con decorrenza luglio, appunto, calcolati direttamente dal ministero economia , da applicare direttamente in bolletta, in favore dei nuclei familiari meno abbienti?

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