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L’export italiano esplode. Ma verso la Cina…

Nell’ultimo articolo vi ho scritto la manna dal cielo che si è ritrovato l'”uomo della Provvidenza” – dettata dal fatto delle mancate spese durante il lockdown (che ha fatto schizzare in alto il tasso di risparmio) e dagli enormi disavanzi pubblici (solo Trump e Biden: +6mila miliardi) – sottolineando anche dell’esplosione delle importazioni cinesi dall’Italia.

Ebbene, ieri pomeriggio, l’ho scoperto solo stamane, la General Administration of Customs (le Dogane cinesi) ha pubblicato le statistiche di agosto. Dunque, nell’agosto del 2020 le importazioni cinesi dall’Italia sono state pari a 1,986 miliardi di dollari, mentre nell’agosto 2021 sono salite a 2,627.

In totale, tra gennaio e agosto 2020, le importazioni cinesi dall’Italia hanno raggiunto i 13 miliardi di dollari.

Nel 2021, sempre tra gennaio e agosto, sono state pari a 20,558 miliardi di dollari. In totale fa +58%.

Follow the money. I pifferai non hanno spazio tra coloro che consultano i dati. I giornalisti, gli “intellettuali”, la stragrande maggioranza della gente non è abituata a studiare e con il Ministro Bianchi in futuro sarà sempre di più così.

In ultimo, l’Istat non considera quest’esplosione nelle sue statistiche perché, come insegna Michele Geraci, le importazioni dall’Italia avvengono via Olanda (porto di Rotterdam), Svizzera e Belgio, oltre che acquisti in varie metropoli del mondo di prodotti italiani.

Così si può far finta che il commercio con la Cina sia con altri paesi e prendere per buona la “narrazione” che fa più comodo agli interessi euro-atlantici…

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