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Sorpresa. Il surplus della Cina a luglio raddoppia e arriva ai massimi storici

Nonostante un clima internazionale che spinge verso la recessione le principali economie capitaliste, l’avanzo commerciale della Cina è salito inaspettatamente a un nuovo record: 101,26 miliardi di dollari a luglio 2022, un anno prima era di 55,89 miliardi di dollari. E’ dunque molto al di sopra delle previsioni di mercato che lo prevedevano a 90 miliardi, favorito da un aumento delle esportazioni.

Le esportazioni cinesi sono aumentate del 18% anno su anno, il massimo degli ultimi sei mesi, mentre le importazioni sono cresciute molto più lentamente al 2,3%. Per il periodo gennaio-luglio, l’avanzo commerciale è stato di 482,3 miliardi di dollari. Le esportazioni di prodotti meccanici ed elettrici sono aumentate del 10,1% e rappresentano il 56,6% del totale, mentre le esportazioni di prodotti ad alta intensità di lavoro sono aumentate del 15,2%.

Per avere un termine di paragone occorre sapere che l’avanzo commerciale con gli Stati Uniti è stato di 41,5 miliardi, in pratica identico ai 41,4 miliardi di dollari del giugno dello scorso anno, e questo nonostante i venti di burrasca che soffiano nelle relazioni tra Usa e Cina.

Nelle maggiori borse mondiali, da Londra a Hong Kong, quest’anno le grandi ipo (Initial Public Offering) si sono quasi asciugate nei principali centri finanziari del mondo. Al contrario nel mercato cinese sono in forte espansione. Le quotazioni nella Cina continentale sono salite a 57,8 miliardi di dollari nel 2022, il dato più elevato mai registrato nei primi 8 mesi dell’anno secondo i dati raccolti da Bloomberg.

Riferisce Milano Finanza che a gennaio ci sono state cinque ipo per oltre 1 miliardo di dollari e un’altra è in arrivo, contro una sola quotazione di questo tipo a New York e Hong Kong e nessuna a Londra. I prezzi delle società scese in borsa nel 2022 nella Cina continentale sono aumentate in media del 43% quest’anno rispetto al prezzo di ipo, anche se da gennaio il listino di Shanghai è in rosso per oltre l’11%.

Le tensioni con Taiwan e Usa non sembrano aver influito sullo stato di salute dell’economia cinese. L’Esercito popolare di liberazione ha confermato di aver condotto anche ieri esercitazioni intorno a Taiwan, la quale ha affermato che le esercitazioni cinesi simulavano attacchi all’isola principale e alle navi della sua flotta. Un messaggio fin troppo chiaro, sia a Taiwan che agli Stati Uniti.

 

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