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Twitter ha smesso di cinguettare. Crisi di astinenza tra i politici

Twitter ha comunicato ai dipendenti che gli uffici dell’azienda saranno temporaneamente chiusi, con effetto immediato, fino a lunedì prossimo. L’annuncio, nel quale la società non ha fornito motivazioni per la sua decisione, arriva successivamente alle notizie secondo cui un gran numero di dipendenti si sarebbe dimesso dopo che il nuovo proprietario Elon Musk li aveva invitati a firmare un impegno a “lavorare per lunghe ore ad alta intensità” oppure ad andarsene.

“Lavorate duro o vi licenzio: la scelta è vostra, avete tempo per decidere fino alle 17 di domani. Chi non risponde è fuori”. E’ questo il testo di una mail interna, dall’oggetto inequivocabile ‘Bivio’, inviata dal nuovo proprietario di Twitter Elon Musk ai dipendenti dell’azienda, ai quali concede tempo fino a ieri sera per scegliere se impegnarsi in un lavoro sempre più competitivo oppure no. “Nel costruire un rivoluzionario Twitter 2.0 e avere successo in un mondo sempre più competitivo, dovremo essere estremamente duri”, ha scritto Musk nel promemoria di cui è entrato in possesso il Washington Post e citato dalla Cnn. “Questo significherà lavorare per lunghe ore ad alta intensità. Solo prestazioni eccezionali costituiranno un voto positivo”.

Inutile dire che quattro giorni senza Twitter stanno provocando crisi di astinenza tra molti politici e con effetti collaterali differenziati. Mentre sembra che Letta e Calenda continuino a pigiare in modo compulsivo sul telefonino accollando pista russa anche sull’ondata maltempo che si è abbattuta sull’Italia.

Molto più emblematicamente il leader della Lega, ha aperto le porte al nuovo proprietario di Twitter. “Sui giornali vedevo la foto di Elon Musk, uno dei principali geni innovativi: mi piacerebbe potesse lavorare di più con l’Italia e in Italia perché come Ministero delle Infrastrutture mi piacerebbe creare un polo di attrazione e degli investimenti e dei capitali stranieri che diventi un punto di riferimento dell’innovazione”, rivelando così lo stato confusionale tra l’osservazione dei giornali e l’album delle figurine Panini.

Senza i tweet da commentare qualche problema si segnala anche nel palinsesto della trasmissione “Propaganda” condotta da Diego Bianchi.

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Per saperne di più sulla crisi delle aziende tecnologiche come Twitter, Facebook, Amazon vedi: I licenziamenti di massa nelle Big Tech

 

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2 Commenti


  • Mauro

    Anche noi andremmo in paranoia senza internet?


  • Pasquale

    Un capitalista crudele e spietato. Che se ne vada su Marte e non rompa i gabbasisi.

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