L’annunciata contestazione nei confronti dell’amministratore delegato del gruppo Ferrovie dello Stato da parte dei familiari delle vittime della strage di Viareggio ha funzionato, e così Mauro Moretti ha rinunciato a partecipare al decimo congresso nazionale della Filt Cgil, la Federazione dei lavoratori dei trasporti, in programma a Firenze da oggi fino a venerdì 4 aprile.
La decisione è conseguenza delle veementi proteste della ‘Assemblea 29 giugno’ e dell’Associazione ‘Mondo che Vorrei’, composte da alcuni cittadini di Viareggio e soprattutto dai familiari delle vittime della strage del 29 giugno 2009, costata la vita a 32 persone e per la quale l’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato – che in passato è stato dirigente della Cgil – è sotto processo, insieme ad altri dirigenti di Trenitalia, con accuse che vanno dal disastro ferroviario colposo all’incendio colposo, passando per l’omicidio colposo plurimo.
L’intervento di Moretti, inizialmente previsto per mercoledì alle 14 e che si sarebbe dovuto occupare di ‘crisi del trasporto pubblico’ (ma non di sicurezza), non ci sarà. Lo ha annunciato in un comunicato stampa la stessa Filt che ha chiesto al supermanager di non intervenire per evitare “possibili tensioni a livello locale, estranee al congresso”. E alla fine non ci sarà neanche il Ministro dei Trasporti Maurizio Lupi.
“L’obiettivo è raggiunto, 1 a 0 e palla al centro” commenta Daniela Rombi, presidente del Mondo che vorrei, che nella strage ha perso la figlia Emanuela Menichetti, 21 anni. E’ arrabbiata non solo con Moretti, la Rombi, ma anche con la direzione della Filt, e a ragione: “Ma questi dirigenti Filt Cgil non sanno di cosa parlano: noi non siamo ‘tensioni a livello locale’, come ci hanno definito, noi siamo familiari cui hanno ammazzato col fuoco i figli, abbrustoliti, neri, arsi vivi. Quei dirigenti sono indegni. Noi saremmo delle tensioni? Si vergognino di come parlano, si devono sciacquare la bocca quando parlano di noi”.
E nonostante il dietrofront di Moretti i familiari delle vittime della strage di Viareggio annunciano comunque una manifestazione per domani, mercoledì 2 aprile a Firenze, dalle 12 alle 17 davanti al Palazzo dei Congressi in piazza Adua e in via Valfonda (a pochi passi dalla stazione centrale). Una protesta per ricordare che Mauro Moretti è sotto processo con accuse gravissime e per contestargli di aver devastato il trasporto regionale e pendolare, di aver incredibilmente dichiarato che “in ferrovia il problema sicurezza non esiste”, di aver licenziato i ferroviari impegnati proprio sul fronte della sicurezza come Riccardo Antonini, di ignorare la morte sui binari di 43 lavoratori dal 2007 ad oggi (l’ultimo dei quali la notte del 12 gennaio alla stazione di Santa Maria Novella, proprio a Firenze), di essersi lamentato per un eventuale ritocco al suo stipendio di 873 mila euro annui. E alla Filt Cgil chiedono di porsi concretamente l’obiettivo delle dimissioni dell’amministratore delegato Moretti, di sviluppare iniziative per il reintegro dei ferrovieri da lui licenziati “perché scomodi alla sua politica di abbandono della sicurezza”, di invitare al congresso i familiari delle vittime e i ferrovieri licenziati.
Scrive sul suo profilo Facebook Riccardo Antonini:
“Perché è importante e necessario essere comunque al presidio?
Per informare chi non sa niente della strage ferroviaria di Viareggio e per sbattere questa tragica realtà a quanti/e sanno ma continuano a fare finta di niente oltre a genuflettersi al capo delle ferrovie Moretti e all’ex capo del sindacato ferrovieri Cgil.
Oggi abbiamo ufficializzato la richiesta d’intervento di Daniela, presidente dell’Associazione familiari e di un rappresentante dell’Assemblea 29 giugno.
Domani vedremo se accolgono questa giusta e sacrosanta richiesta, dopo che, a seguito delle proteste di familiari, lavoratori, cittadini, sindacalisti …, la Filt-Cgil è stata costretta a cancellare la presenza di Moretti e Lupi per “evitare possibili tensioni”. Ancora non hanno capito che il problema è Moretti (almeno è uno dei problemi) e non sono i familiari il “problema”. Dovrebbero stringersi attorno ai familiari e solidarizzare con loro anziché continuare a corteggiare Moretti & soci”.
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