A raccontare l’ennesima protesta di precari e disoccupati è il Mattino di Napoli, secondo il quale ieri un folto gruppo di cassintegrati e licenziati della Fiat di Pomigliano, accompagnati da alcuni studenti e attivisti dei centri sociali del capoluogo partenopeo – tra cui l’Iskra – e dei movimenti dei disoccupati di Acerra hanno messo a segno un ‘eproprio proletario’, o almeno ci hanno provato. I dimostranti hanno infatti riempito i carrelli di beni di prima necessità all’interno del supermercato Ipercoop di Afragola e sono andati via senza pagare.
“La Pasqua dev’essere quella dei diseredati e non di chi ha la pancia piena”, hanno gridato i manifestanti mentre portavano via la merce dagli scaffali del supermercato ubicato nel centro commerciale Le Porte di Napoli. Naturalmente la direzione ha sguinzagliato i vigilanti del centro commerciale e dopo un po’ sono arrivati anche polizia a carabinieri che hanno fermato gli attivisti e i disoccupati mentre portavano via i carrelli della spesa all’esterno del supermercato, nella galleria commerciale.
“Il caro vita ci uccide: dobbiamo vivere e non sopravvivere a malapena”, hanno gridato i protagonisti della protesta che a lungo hanno cercato di convincere i ‘tutori dell’ordine’ a lasciarli portare via quel tanto che basta per sopravvivere qualche giorno.
Di seguito il comunicato emesso dai promotori dell’iniziativa:
Per Vincere, Occorre Organizzarsi!
La crisi continua a colpire sempre di più le fasce più deboli della popolazione. I governi cambiano promettendo nuove e migliori condizioni di vita, ma emanano decreti che precarizzano ancora di più il lavoro, che costringono i giovani ad anni di lavoro non garantito e non retribuito. Il Job Act è solo l’ennesimo colpo ai diritti dei lavoratori, e non fa altro che aumentare i livelli di precarizzazione precarizzare del lavoro. Nel frattempo migliaia di famiglie proletarie non arrivano più neanche a metà mese.
Oggi disoccupati, precari e studenti hanno protestato alle casse dell’ipercoop di Acerra per ribadire che le feste ormai sono solo per i padroni!.
Per chi da anni lotta per un impiego e per un salario garantito lo stato riserva solo repressione!
Aumentano tasse, bollette, assicurazioni, ticket sanitari; aumenti che vanno ancora più a gravare la condizione di chi da tempo è senza un salario!.
L’azione di oggi all’ipercoop di Acerra nasce dalla rabbia di chi non riesce più a vivere a queste condizioni e organizzatosi rivendica:
– reintegro a salario pieno per tutti i cassintegrati e licenziati
– salario garantito per disoccupati e precari
– riduzione generalizzata dell’orario di lavoro: lavorare meno, lavorare tutti!
– il diritto alla casa, all’ambiente e ai servizi sociali
– no a discariche e inceneritori: per la raccolta differenziata e una vera bonifica dei nostri territori
Uniamo le forze per un movimento unitario di lotta, costruiamo una cassa di resistenza in difesa di tutti gli sfruttati!
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