Il 29 Luglio 2016, il Movimento Lavoratori e Disoccupati Giuglianesi, incassa il sì definitivo del sindaco Antonio Poziello sulla questione della Clausola Sociale, ovvero la clausola speciale negli appalti pubblici a committenza comunale, in cui si esplicita che almeno il 50% dei neoassunti debbano essere disoccupati giuglianesi che abbiano finito gli ammortizzatori sociali o che abbiano più di 50 anni. La riunione tra disoccupati, rappresentanze sindacali USB e sindaco, iniziata in un’atmosfera molto tesa, per i fatti del 21 Luglio (l’occupazione del Municipio da parte dei disoccupati) si è conclusa però con una promessa formale di Poziello di produrre una delibera entro i primi di settembre e portarla in Consiglio.
Questo risultato è estremamente importante. Perché, a Giugliano, in autunno arriveranno molti soldi ed apriranno molti cantieri. Uno su tutti la ristrutturazione delle “Stecche Pesanti”, le case popolari di Casacelle, lavoro da quasi 5 milioni di euro. E moltissimi giuglianesi che fino ad ieri non avevano reddito, si troveranno finalmente con un “lavoro buono”. Ovviamente dichiareremo conclusa questa campagna solo nel momento in cui la delibera della Clausola ottenga il sì definitivo della Giunta, ma non neghiamo che ci sia grande soddisfazione. Per i tempi, i modi ed il dato politico.
I tempi: ci sono campagne di movimenti disoccupati a grande partecipazione e con grande radicamento che durano anni. In 7 mesi a Giugliano si è raggiunto un obbiettivo storico con una forza militante molto più esigua rispetto ai grandi coordinamenti disoccupati del Centro Storico di Napoli.
I modi: non vi è stato alcun appoggio politico esterno alla lotta del Movimento. Il Movimento non ha chiesto favori, non è rientrato nell’alveo della politica giuglianese, non si è “normalizzato”, è rimasto autonomo ed indipendente. La politica e l’Istituzione è stata trattata esclusivamente come controparte. Ma non solo. La vittoria è stata conseguita in un ambiente assolutamente ostile. Ostile da parte di molta politica e soprattutto dei media locali. E’ stato squallido l’atteggiamento di alcuni giornali e TV locali che hanno volutamente e sistematicamente ignorato quello che stava succedendo a Giugliano sul fronte della lotta per il lavoro. Ostile da parte dei sindacati confederali. La CGIL, sollecitata dal Movimento Disoccupati in un confronto democratico in Piazza Matteotti, sostenne la necessità di un comunicato di sostegno alla lotta dei disoccupati, dicendo che se non si erano ancora espressi era perché (testuali parole) “ci sembra scontato il nostro sostegno, inutile scriverlo e comunicarlo”. Purtroppo è tutto vero. Ovviamente il comunicato non è mai arrivato. E ci dispiace molto perché la CGIL ai tempi del Commissariamento divideva la piazza con noi. Oggi non scrive nemmeno più comunicati di sostegno agli operai, non sia mai si possa irritare qualcuno.
Il dato politico: è certamente positivo che in questi tempi di crisi economica e di smarrimento totale, di perdita di punti di riferimento, di mancanza di appigli, chi è in difficoltà cerchi di reagire nella maniera più sana possibile. In molti, in troppi, disperati, passano le giornate a masticare odio e risputarlo contro immigrati, minoranze etniche ed, a volte, addirittura contro i lavoratori. E’ sano e positivo che operai disoccupati, in un territorio con enormi problemi di disoccupazione, sfruttamento del lavoro e sfruttamento dell’ambiente, riesca a trovare la forza ed il coraggio per organizzarsi in un sindacato, proporre, resistere…. e vincere!
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa