E ha inviato reparti anti-sommossa al valico di Ventimiglia, dove la tensione va salendo in virtù di due movimenti contemporanei: l’ammassarsi di migranti desiderosi di “passare di là” e la sfiducia palese della Francia nei confronti nell’affidabilità del governo Berlusconi. Un reparto della Compagnie republicaine de securite (Crs, i peggiori) si sta schierando al confine ferroviario di Mentone. Problemi, ovviamente, anche per i viaggiatori “normali”; e qualche preoccupazione per quanto potrà avvenire nei prossimi giorni, in coincidenza con l’inizio della vacanze di Pasqua.
Circa 300 ragazzi in compagnia di circa 200 extracomunitari armati solamente di megafono, alle ore 13,15, si sono organizzati per raggiungere a piedi la frontiera italo-francese, ma il loro viaggio si è concluso dopo poche decine di metri in via della Stazione bloccati da Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza in tenuta anti sommossa e coadiuvati dalla polizia municipale. I manifestanti non hanno in alcun modo cercato di forzare il blocco e pacificamente si sono seduti lungo la strada in attesa di non si sa che… sotto il sole cocente di quest’ottima giornata primaverile. Lo slogan prima timidamente sussurrato dai Tunisini e poi urlato e poi urlato era “liberté, liberté, liberté,…” accompagnato dagli applausi dei presenti.
Ai manifestanti, che avrebbero voluto accompagnare gli immigrati fino a Marsiglia dove erano attesi da un gruppo di attivisti antirazzisti francesi, è stato però impedito di raggiungere il consolato francese per protestare contro il blocco dei treni ed i respingimenti della polizia transalpina. I manifestanti sono stati bloccati -questa la motivazione ufficiale – dalle forze dell’ordine perchè avevano ottenuto il permesso per organizzare un presidio davanti allo scalo ferroviario ma non per una manifestazione itinerante.
I migranti tunisini presenti al confine e muniti di permesso di soggiorno temporaneo saranno tutti riaccolti all’ interno del centro di accoglienza di Ventimiglia.
Lo hanno assicurato i responsabili della struttura, ottenendo così lo scioglimento del sit-in sui binari della stazione che erano stati occupati dai manifestanti.
La mossa francese ha fatto saltar su il ministro degli esteri nonché ex maestro di sci Franco Frattini, che «in relazione alla sospensione unilaterale del traffico ferroviario a Ventimiglia, ha dato immediate istruzioni all’ambasciatore d’Italia a Parigi di svolgere un passo diplomatico presso le Autorità francesi per esprimere la ferma protesta da parte del Governo italiano e chiedere chiarimenti per le sopraindicate misure che appaiono illegittime e in chiara violazione con i generali principi europei». «È stato altresì sollecitato il Consolato a Nizza – conclude una nota della Farnesina – per attivare contatti immediati con le Autorità locali e ottenere chiarimenti al riguardo».
Quello che dà il governo italiano è uno spettacolo insomma desolante. Fare i furbi è uno sport nazionale. Viene in testa a chiunque, prima o poi. Soprattutto a chi passa la vita seduto al bar invidiando i furbi che “hanno svoltato”. Ma se si prova a tradurre questo vizietto nazionale in una “politica”, addirittura internazionale, gli schiaffi sono assicurati.
La concessione dei permessi temporanei agli immigrati sbarcati a Lampedusa o Pantelleria, in piena “emergenza”, è stata accompagnata da ampi gesti pubblici del governo che invitavano gli stessi immigrati a “andare altrove”.
Lo stesso ministro dell’Interno, Roberto Maroni, ai microfoni di SkyTg24, aveva detto che «la libera circolazione è possibile per tutti coloro che hanno il permesso temporaneo e vogliono andare in Francia». Dando addirittura indicazioni “operative”: «Da parecchi anni non c’è più controllo di polizia alla frontiera Italia-Francia. Salvo che la polizia faccia dei controlli nel retro valico. Non ci sono telecamere». «Noi siamo in regola con le norme europee di Schengen, abbiamo dato i documenti di viaggio e tutto ciò che serve, ed è stato riconosciuto dall’Unione Europea. Con un permesso temporaneo è possibile dall’Italia andare in Francia».
A quanto pare, si è dimenticato di concordare con i sospettosi cugini d’oltralpe il successo di una simile mossa. La destra francese al governo, però, condivide il ragionamento leghista: e quindi “teneteveli voi”, dice. Avremo scontri tra polizie sulla frontiera?
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In serata, concluse le manifestazioni, la Francia ha riaperto il passaggio ferroviario.
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