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Val Susa. Bloccaro lo stabilimento Italcoge

Blitz No Tav all’Italcoge
Il vessillo davanti all’azienda

In un centinaio si sono presentati alle sette ai cancelli dell’impresa di Susa e hanno bloccato i camion, impendendo ai dipendenti di uscire per andare al cantiere di Chiomonte. La protesta è continuata al mercato di Susa con sit in e con la bandiera No Tav sul monumento ai caduti

di ERICA DI BLASI

Sul monumento ai caduti di piazza d’Armi a Susa sventola la bandiera No Tav insieme al tricolore. Ancora una mattinata di atti dimostrativi da parte di un centinaio di manifestanti contro l’alta velocità che intorno alle 7 sono entrati in azione davanti ai cancelli della Italcoge, una delle due aziende valsusine impegnate nei lavori di preparazione dell’area della Maddalena a Chiomonte, per impedire ai camion di uscire e di raggiungere il cantiere.

Trattativa con le forze dell’ordine.
Prima il gruppo si è radunato davanti ai cancelli, poi è entrato nel piazzale interno e in azienda sono arrivati i carabinieri in massima allerta dopo che nella notte tra domenica e lunedì alcuni camion della Italcoge erano stati dati alle fiamme.  Dopo una lunga trattativa i manifestanti, tra cui diversi esponenti dei centri sociali, sono tornati fuori e si sono sdraiati però davanti ai cancelli. In tutto alla protesta partecipano circa un centinaio di persone.

Intorno alle 9 il gruppo ha finalmente lasciato un varco per far uscire i mezzi dell’azienda. L’allerta resta però alta: i No Tav hanno salutato con grida e insulti ogni camion dell’impresa valsusina. Sul posto la Digos e i carabinieri contiuano a controllare la situazione.

LO SPECIALE Sei anni di battaglie

Bandiera No Tav assieme al tricolore. Terminato il presidio davanti ai cancelli dell’Italcoge, i manifestanti si sono spostati nel mercato di Susa per organizzare un sit in. Hanno tentato di togliere il tricolore per mettere la bandiera ‘No Tav’ su un monumento dedicato ai Caduti di tutte le guerre, ma commercianti e cittadini lo hanno impedito. Si sono infine spostati verso l’aiuola dedicata ai Caduti del Mare, che si trova in piazza d’Armi, dove hanno ammainato la bandiera italiana con lo stemma della Marina per poi affiancarla alla bandiera bianca No Tav, che è stata però rimossa poco dopo dai carabinieri. Nel corso della protesta i ‘No Tav’ hanno fatto vedere ai passanti i bossoli dei lacrimogeni, lanciati nei giorni scorsi dalle forze dell’ordine (sui bossoli hanno scritto Italcoge) e distribuito volantini di protesta: “Assassini, Vergogna!”.

Vandali in azione nella notte.
Appena la scorsa notte dei vandali hanno dato fuoco ad alcuni mezzi parcheggiati nella sede di Susa, mentre lo scorso 28 giugno uno dei soci era stato aggredito da una quindicina di manifestanti riportando una frattura a un gomito. Ma sul rogo dei mezzi Italcoge il movimento No Tav ha smentito sin dal primo minuto: “Noi non c’entriamo nulla, è un attentato in chiaro stile mafioso” ha detto il portavoce Alberto Perino.

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