Non si direbbe eppure la canicola estiva bolognese porta insieme al suo scirocco aria pesante e fetido olezzo milanese. Oddio certamente ancora non marcato per dubbi di incertezze e par condicio politico su affari di” lercio capitale”, il centrosinistra si garantisce da sè contro una magistratura camaleontica che diventa “fascista” o “comunista” a seconda di cosa indaga e sopratutto di chi.
Veniamo all’increscioso dubbio su cui sta indagando la Magistratura di Monza, sembra che due dirigenti della Consorzio Cooperative Costruzioni, con sede a Bologna,siano immischiati nel giro di “presunte tangenti” che sono apparse alle cronache Nazionali come “Affare Penati”.
Pasini, l’accusatore, dichiara di aver versato a rate, in contanti, quasi 2 milioni e mezzo di euro a due professionisti legati al Ccc, il Consorzio cooperative costruzioni di Bologna: Francesco Agnello e Giampaolo Salami ex sindaco di Sassuolo, che nel 2000, quando Pasini acquista l’area dai Falck, avrebbero fatto da mediatori nella compravendita e realizzato una ricerca di mercato sulle possibilità del suo riutilizzo, dopo lo smantellamento delle acciaierie.
L’ipotesi che i due avessero ricevuto una sorta di mandato dal vicepresidente del Ccc, il bolognese Omer Degli Esposti,indagato a Monza di concussione per un presunta tangente che avrebbe imposto all’imprenditore Giuseppe Pasini nell’operazione immobiliare dell’area Falck a Sesto San Giovanni, Degli Esposti dichiara :che la vicenda contribuisce a “danneggiare l’immagine” della CCC. Un’immagine già incrinata dopo i casi legionella, Civis (lo stesso Collina indagato) e i problemi del People Mover.
Naturalmente si vede una specie di persecuzione nei confronti del Consorzio, situazione che ci ricorda qualcuno, non ricordiamo chi ma ci ricorda qualcuno perseguitato dalla magistratura, magari “rossa” stavolta.
Addirittura, da una dichiarazione del Presidente CCC Collina, si tira fuori il “fantasma di Enzo Tortora”.
Sono , inoltre, accorsi all’accorata difesa del consorzio sia il Sindaco bolognese Merola che il Presidente della Regione Errani che hanno subito dichiarato:”Il segretario Per Luigi Bersani ha reagito bene: nel Pd non ci devono essere tentennamenti su queste questioni”, ha dichiarato Merola, che quanto al CCC ha convenuto che “imprese così importanti sono più esposte”.
“Noi Democratici siamo giustamente severi con noi stessi – osserva il presidente Errani – . Abbiamo rispetto massimo per il lavoro della magistratura. Le nostre regole interne sono già più severe rispetto a quelle di altre formazioni politiche e proponiamo a noi stessi e a tutti gli altri ulteriori passi in avanti.”, come non essere d’accordo?
Certo è che i casi ultimamente si stanno moltiplicando , compagni di cene e di barca di svariati politici del Pd: sono finiti nei guai lo stesso Consorte, condannato a 3 anni per aggiotaggio, e Vittorio Casale, immobiliarista arrestato a giugno per bancarotta fraudolenta, Piero Collina, potente presidente del Consorzio cooperative costruttori indagato per corruzione a Bologna, come Vincenzo Morichini, intermediario di affari, procacciatore di finanziamenti per la fondazione Italianieuropei di D’Alema; Giovanni Errani, fratello del presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco, è finito invece sotto inchiesta per finanziamento illecito ai partiti con la sua cooperativa.
e quindi che sta succedendo nei meccanismi economici di quella “gioiosa macchina da guerra” che era il PD?
e in più ci chiediamo come mai non si sente un alito di voce dalle forze “sinistre” che stanno a coda di questi apparati (IdV, FED, SEL, Centri Sociali vari)? E’ una questione di “morale”?
Staremo a vedere se l’autunno porterà ad una conclusione della vicenda ancora sotto inchiesta, ma di una cosa siamo sicuri, che ancora sentiremo parlare dei loschi affari di questi signori, e di un sistema di governo di centro-sinistra differente da quello di centro-destra per il colore delle bandiere e dei vestiti meno ingessati.
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa