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Di Pietro il questurino vuole una nuova “legge Reale”

“Si deve tornare alla Legge Reale. Anzi bisogna fare la ‘legge Reale 2’. Contro atti criminali come quelli di Roma. Si devono prevedere arresti e fermi obbligatori e riti direttissimi con pene esemplari”.

Un discorso buono per gli eia-eia-alalà, non per la democrazia occidentale. Secondo questo ossesso delle telecamere – il vero obiettivo di ogni sua parola o esibizione – sarebbe questo l’unico modo di fronteggiare una “situazione d’emergenza come l’attuale”. E questo sarebbe l’uomo che arringava gli “indignati” qualche giorno fa davanti alParlamente (da cui era uscito apposta quando aveva saputo che un piccolo corteo di contestatoridi mario Draghi si stava avvicinando.

“Non è tempo di rimpalli ma di un’assunzione di responsabilità da parte di tutte le forze politiche  per creare una legislazione speciale e specifica che introduca specifiche figure di reato, aggravamento dei reati e delle pene oggi previste, allargamento del fermo e dell’arresto, riti direttissimi che permettano in pochi giorni di arrivare a sentenza di primo grado”.

Sul fronte “preventivo” dovrebbero essere secondo lui inserite (per oggi, almeno; domani è un altro giorno e magari calcherà un’altra maschera) disposizioni “già sperimentate per gli ultrà sportivi”, come “il divieto di dimora in particolari giornate, o l’obbligo di dimora”.

Inevitabilmente la proposta è piaciuta al ministro dell’Interno, il leghista dissidente Roberto Maroni: “Sono d’accordo con Di Pietro, domani annuncerò nuove misure legislative, che possano consentire alle forze dell’ordine di prevenire più efficacemente le violenze come quelle di sabato”.

Soggetti del genere dovrebbero esser tenuti distanti da ogni manifestazione: spaventano i bambini, fanno male alle cellule cerebrali.

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1 Commento


  • la congiura degli eguali

    e rifondazione vuole proporre le primarie di programma, ed allearsi con questo esaltato dell’ordine pubblico; bisogna organizzare una controinformazione di massa dell’antagonismo sociale anticapitalista e rivoluzionario; ed è necessaria la costruzione di una rete legale in difesa dei tanti compagni che d’ora in avanti saranno vittime della repressione reazionaria bipartizan; nel futuro prossimo qualunque sarà il governo che ci troveremo davanti, sarà l’esecutore dei diktat della bce, esecutore che metterà in essere una repressione poliziesca per neuralizzare qualsiasi volontà di lotta per cambiare lo stato presente delle cose, nella prospettiva del socialismo e del potere dei lavoratori e delle classi sociali subalrterne.

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