Secondo il sito specializzato www.osservatoriorepressione.org , la versione della questura di Milano sul pestaggio al tifoso del Genoa, Massimo Moro, avvenuta nei pressi della stadio di San Siro, giovedì 19 gennaio pochi attimi prima della gara di Coppa Italia Inter-Genoa convince poco. Molti sono i dubbi emersi, in queste ore. La versione dei fatti uscita dagli uffici della questura milanese sembrano i comunicati stile “copia/incolla”, come quelli già tristemente noti di “Sgalla memoria” come già accaduto durante il G8 di Genova nel luglio 2001 o dell’omicidio del tifoso della Lazio, Gabriele Sandri nel novembre 2007. Dal comunicato della questura sembra quasi che Massimo abbia preso a testate un manganello… Ci auguriamo solo che non sia l’ennesima tragedia che avviene dopo un “normale controllo” di Polizia in stile Federico Aldrovandi. Inoltre ancora non è chiaro dove è stato somministrato il farmaco per “sedare” Massimo e che gli avrebbe provocato una reazione allergica. C’è da chiedersi chi gli ha iniettato il Valium? E’ stato un agente di PS, in violazione del Trattato di san Francisco del 1946? E da quando nei posti di Polizia sono disponibili fiale di farmaci?
Il caso in questione è quello del giovane tifoso del Genoa – Massimo Moro – che si trova ricoverato al Policlinico di Milano in rianimazione dopo uno scontro con un agente di Polizia. La colluttazione è avvenuta, prima dell’inizio della gara di coppa Italia tra Inter e Genoa tre giorni fa.
Massimo Moro, di 38 anni, è ricoverato in gravi condizioni e in prognosi riservata nel reparto di Rianimazione del Policlinico di Milano, dove è stato trasportato dal 118 in codice rosso.
Moro è tuttora piantonato dagli agenti in stato di fermo. Secondo la ricostruzione fornita dalla questura, intorno alle 20.15, quasi un’ora prima del fischio di inizio del match, Moro sarebbe stato fermato e trattenuto al varco 9 dello stadio Meazza, durante l’afflusso degli spettatori agli ingressi, perché ubriaco. Dopo avergli impedito l’ingresso, le forze dell’ordine lo avrebbero portato in un vicino posto di polizia per un controllo, ma il tifoso genoano (sempre secondo la questura) avrebbe dato in escandescenze, cercando di aggredire un agente. Un collega è intervenuto per cercare di bloccare Moro, e durante la colluttazione entrambi sarebbero caduti a terra: ad avere la peggio sarebbe stato il tifoso, che avrebbe battuto la testa, riportando un trauma cranico.
All’ospedale, però, sarebbe un’altra, la versione che i medici avrebbero fornito al cognato dell’uomo, che era allo stadio con Moro e altri due amici, giunti tutti al Policlinico intorno alle 2.30 di questa notte: secondo quanto riportato dal familiare, il prodotto usato per sedare Moro gli avrebbe provocato una reazione allergica; inoltre, l’uomo avrebbe ingoiato il suo stesso vomito, finito poi nei polmoni. Il tifoso non è cosciente ed è intubato, ma i sanitari hanno assicurato che «non è in pericolo di vita».
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