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No alla revisione dell’art.81. Referendum!

Il Comitato No Debito da mesi sta incalzando le forze politiche e sociali con la richiesta di fermare la revisione dell’art.81 della Costituzione che introduce l’obbligo di pareggio in bilancio. Se non si ferma l’iter legislativo, allora occorre seguire la via di un referendum secondo quanto prevede l’art. 138 della Costituzione, così saranno direttamente i cittadini e le cittadine a decidere se accettare o respingere la modifica dell’art. 81.
Sulla Costituzione deve decidere il popolo, e non solo il Parlamento, che sta solo eseguendo quanto imposto dall’Unione Europea ,  e dalla BCE in obbedienza ai mercati finanziari. La Costituzione non si modifica per imposizioni dell’UE e della BCE.
Al Senato la revisione dell’art.81 riprende il suo cammino martedì 17 e mercoledì 18. Se più di un terzo dei senatori votasse contro o non votasse, si potrebbe attivare il referendum popolare. Il Comitato No Debito lancia un appello alla mobilitazione per martedì prossimo “Abbiamo alcuni giorni di tempo per fare tutto il possibile per invitare una parte del Senato a non votare questo provvedimento che sfregia la Costituzione, suicida dal punto economico e devastante dal punto di vista sociale”. L’invito è quello ad utilizzare questi giorni per fare una vasta opera di pressione “Usiamo questi giorni per far “fischiare le orecchie” a tutti i senatori e a tutte le senatrici che siamo in grado di raggiungere direttamente o indirettamente, invitandoli/le a non votare la modifica dell’art.81”.
Martedì 17 aprile, così come fatto mercoledì scorso, Il Comitato No Debito invita a tornare in piazza davanti al Senato alle ore 16.00 e invita alla massima partecipazione.

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