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Roma. Casa Pound incassa ancora

Qui di seguito una ricostruzione dell’intera vicenda curata dal periodico Roma 2013

Tre ettari di Parco, un boschetto e due grandi casali antichi e diroccati. Questo é il bottino dell’ultimo accordo siglato fra il Sindaco Gianni Alemanno, il Presidente del IV Municipio Cristiano Bonelli e l’associazione Casapound. La grande distesa verde si trova fra l’urbanizzazione di Porta di Roma e le ultime terre dell’agro romano, fra il grande raccordo anulare e via di Settebagni, di fronte alla tenuta di Redicicoli in pieno Parco della Marcigliana. Al catasto questa grande area é segnata come foglio 136, particelle 2-6. L’area in questione é di proprietà del Comune di Roma che l’ha ottenuta nel 2000 nella compensazione con la società Porta di Roma. Undici anni dopo il Sindaco Alemanno ha deciso di consegnarlo con un affidamento diretto nelle mani di Casapound, l’associazione di “fascisti del terzo millennio”, nota in IV Municipio per aver occupato lo stabile di via Val d’Ala e per avere sotto processo uno dei suoi esponenti di punta, Alberto Palladino, accusato di aver picchiato insieme ad altri, il capogruppo del Pd locale Paolo Marchionne e altri giovani democratici del circolo Talenti.

L’ASSEGNAZIONE DELL’AREA
É il 24 maggio quando viene siglato in via di Settebagni 531 l’accordo fra l’amministrazione capitolina e Casapound. A curare la pratica nei dettagli il vice capo gabinetto del Sindaco Antonio Lucarelli, un passato in Forza Nuova ed ora tuttofare del Sindaco, finito sotto i riflettori nell’inchiesta per l’assegnazione dei punti verdi qualità. Mentre si firma l’accordo, parte del quale é redatto a mano, le pecore pascolano nell’area che il rappresentante del dipartimento alle politiche ambientali e protezione civile consegna al rappresentante del dipartimento patrimonio, che contestualmente affida l’area a Paolo Sebastianelli, rappresentante della cooperativa Isola delle Tartarughe onlus. Ufficialmente nel documento non compare il nome di Casapound, ma Sebastianelli é legato al leader dei fascisti del terzo millennio Gianluca Iannone. Non solo con lui é stato imputato e poi prosciolto per il pestaggio di un carabiniere a Predappio. Cosa più importante e che dimostra il legame fra le due associazione, l’Isola delle Tartarughe é la onlus per cui transita il 5 per mille destinato a Casapound (clicca qui). Il codice da inserire nella dichiarazione dei redditi campeggia in bella vista sul sito di Casapound e corrisponde al codice della cooperativa l’isola delle tartarughe (clicca qui). Per entrambe, poi, proprio la tartaruga é il simbolo di riferimento.

L’ACCORDO BIPARTISAN SULLE OCCUPAZIONI
La data del 24 maggio, quella della firma dell’accordo, coincide con il giorno in cui Casapound lascia l’occupazione di via Val d’Ala a seguito dell’accordo raggiunto. Soltanto pochi giorni prima Gianluca Iannone prometteva “non ce ne andremo mai da via Val d’Ala”. Invece il 24 maggio Andrea Antonini, vicepresidente di Casapound, per spiegare lo scioglimento dell’occupazione dichiara alle agenzie: ‘’abbiamo raggiunto un accordo che riteniamo soddisfacente con l’Ufficio per l’emergenza abitativa del Campidoglio: il Comune ha preso l’impegno di sistemare in maniera adeguata le trenta famiglie dell’occupazione a scopo abitativo Val d’Ala 200’’. In realtà lo stesso giorno Casapound ha appena avuto in affidamento l’area di tre ettari in via di Settebagni, nella quale ovviamente le famiglie non possono certo stare, visto che i casali sono diroccati. Nell’accordo é anche previsto che al centro sociale “Puzzle” venga lasciato l’uso dei locali di via Monte Meta. Locali ed aree del IV Municipio del Comune di Roma vengono affidate da Alemanno e Bonelli ad associazioni protagoniste di occupazioni illegali, per accontentarle ed evitare che si fronteggino per la strada come avvenuto nelle ultime settimane.

LA SPECULAZIONE DIETRO L’ANGOLO
La decisione di affidare “due fabbricati rurali” e “un’area circostante di circa 30 mila mq” avviene con un rimando all’ordinanza sindacale n. 2 del 23 maggio 2011 (protocollo 23569). Un atto che non compare nel registro degli atti pubblicati sul sito del Comune di Roma, poiché emanata dall’assessorato al Patrimonio e non dalla giunta Alemanno. Nel verbale di assegnazione non viene specificato cosa l’Isola delle tartarughe potrà fare della terra e dei casali assegnati. Di certo tuttavia rientrerà nel piano casali che il Sindaco lanciò nel 2008 e che la Regione Lazio ha contribuito ad ampliare con il nuovo piano casa, che consente la realizzazione di nuova cubatura laddove viene riqualificata e messa in sicurezza quella già esistente.

LA PREOCCUPAZIONE DEI CITTADINI
Molto preoccupati di quello che sta avvenendo in via di Settebagni sono i cittadini del comitato Torre Redicicoli che per voce del loro presidente Dario Maresca esprimono contrarietà all’assegnazione “per quell’area i cittadini che abitano nel quartiere avevano ben altre finalità sociali”. Infatti proprio davanti l’area in questione c’è un intero quartiere, per giunta preso di mira proprio dal IV Municipio, che in contrasto con quanto dichiarato dalla Regione Lazio, lo ritiene abusivo. Singolare, quindi, che da una parte l’amministrazione Bonelli punisca i cittadini che ritiene colpevoli di abusi edilizi e dall’altra premi l’illegalità di chi occupa abusivamente strutture pubbliche, affidando loro ettari di terreno e casali. A pochi metri dai casali, inoltre, verrà aperto il prossimo anno, un asilo nido nel quale dovranno essere ospitati i bambini dell’asilo nido “Castello di Gelsomina” di Castel Giubileo, che il presidente Cristiano Bonelli vuole chiudere. “Si rischia di creare una situazione di scarsa sicurezza per i cittadini” continua Maresca “siamo contrari a questa assegnazione  e promuoveremo tutte le iniziative del caso per far recedere l’amministrazione da questa decisione”.

LE REAZIONE POLITICHE
A sostenere i timori dei cittadini, l’interrogazione del gennaio scorso al ministro dell’ambiente dei parlamentari del Pd Francesco Ferrante e Roberto Della Seta (clicca qui), che ha raffreddato gli ardori di presa di possesso dell’area di cui la cooperativa affidataria già possiede le chiavi. “L’accordo del 24 maggio é davvero uno scandalo. Dall’occupazione illegale di via Val d’Ala, Alemanno e Bonelli hanno fatto scaturire l’assegnazione diretta di casali e tre ettari di terra ad un’associazione vicina a Casapound” commenta Riccardo Corbucci, vicepresidente del consiglio del IV Municipio “si continua quindi a premiare l’illegalità e il minisindaco Cristiano Bonelli invece di risolvere i problemi dei cittadini continua ad assegnare spazi e risorse alle proprie clientele elettorali”. Nei prossimi giorni prenderanno avvio alcune iniziative per preservare l’area.

Fonte: http://www.roma2013.org/index.php?

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