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In carcere il primo dei condannati per Genova 2001

A Rebibbia è entrato ieri pomeriggio verso le 18,00 Alberto Funaro, 44 anni condannato a 10 anni per devastazione e saccheggio per il G8 di Genova. Ad aspettare Alberto, storico redattore dell’emittente romana Radio Onda Rossa, una cinquantina di persone all’ingresso del carcere: “Giusto il tempo di fare ciao con la mano, d’incrociare il suo sguardo e poi l’abbiamo visto risucchiato dentro”.

I suoi amici e i suoi compagni hanno deciso di andarlo a salutare anche oggi fuori, questa volta con un presidio rumoroso, “per non lasciarlo solo ” e perché spiegano “c’è la possibilità che nei prossimi giorni venga trasferito lontano da Roma”.

Nella notte diverse scritte sono apparse sui muri della città in solidarietà ad Alberto, detto “fagiolino”, mentre in viale Somalia una filiale Unicredit è stata danneggiata, accanto la scritta “i saccheggiatori siete voi. Alberto libero”.

Ieri si è consegnata a Milano Marina Cugnaschi, un’altra imputata accompagnata a San Vittore dal suo legale, il consigliere comunale di Sel Mirco Mazzali. Ad Ines Morasca la pena invece è stata sospesa, è da poco madre di una bambina, mentre Vincenzo Vecchi e Francesco Puglisi, condannati rispettivamente a 12 e 14 anni, dovranno fare anche loro ingresso in carcere. Gli altri cinque imputati al momento rimangono a piede libero, con pene tra i dieci e i sette anni, in attesa che in autunno la Corte d’appello di Genova verifichi la sussistenza dell’attenuante di aver agito “in stato di suggestione della folla in tumulto”.

Da ieri mattina sui socialnetwork rimbalzano le parole amare di Elena Giuliani, la sorella di Carlo, sulla sentenza: “Non gli è bastato giudicare il tuo assassinio come legittimo. Dopo undici anni, si sono voluti prendere altre vite. E non quelle di chi ha ucciso, torturato, massacrato, o quelle di chi ha ordinato i massacri o di chi ha assicurato protezione. Si sono presi ancora una volta le vite dei nostri compagni”.

* Paese Sera 15 luglio 2011

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