Secondo il giornale tedesco ‘Die Welt’, che cita fonti vicine allo stesso board della Bce, nella riunione mensile del Consiglio esecutivo della Bce di giovedi’ prossimo non ci sara’ nessuna decisione sull’acquisto di titoli di stato di paesi in crisi. Il presidente della Bce, Mario Draghi, che ha sparso aspettative in questo senso affermando che la banca centrale era “disposta a tutto”, non avrebbe in realta’ in vista alcun intervento sul mercato del debito sovrano. E, secondo il ‘Die Welt’, anche se molti dei membri del Consiglio della BCE non si opporrebbero a tale provvedimento, l’Eurotower preferirebbe aspettare prima una decisione della politica in tal senso. Su questo punto la maggior parte dei membri del board, ha spiegato una fonte al giornale, “sono prudenti, perche non e’ lo stessa cosa se la Bce agisce da sola o sostiene una politica dei governi che gia’ ora va nella giusta direzione”.
Dunque, una decisione forte per limitare la speculazione finanziaria sui titoli sovrani di Spagna e Italia non dovrebbe arrivare prima dell’estate, ma successivamente con un accordo tra i Paesi europei, che come sappiamo hanno visioni differenti su questo punto.
Sono solo voci, ma se confermate potrebbero alimentare ulteriormente le tensioni sul mercato e favorire manovre speculative d’agosto, mese in cui la volatilità è maggiore rispetto al resto dell’anno. Gli spread non si abbasserebbero e rimarrebbero su livelli alti costringendo i Paesi maggiormente esposti, come quelli periferici, a subire ancora tassi di interesse insostenibili nel collocare i propri titoli di stato.
Il governo tedesco, dal canto suo, ha ribadito da Berlino il suo ‘no’ agli eurobond. «Ogni condivisione dei debiti (sovrani), per esempio nella forma degli eurobond, non è contemplata dall’esecutivo», ha detto Georg Streiter, viceportavoce della cancelliera Angela Merkel, rispondendo a una domanda a proposito della volontà di fare tutto il possibile per il salvataggio dell’euro annunciata nel comunicato congiunto Monti-Merkel.
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