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I fascisti celebrano la marcia su Roma. A Perugia

La fascisteria è pronta a invadere Perugia. A novant’anni dalla marcia su Roma, le principali – per quanto semisconosciute ai più – associazioni nostalgiche d’Italia si ritroveranno nel capoluogo umbro i prossimi 27 e 28 ottobre per una serie di conferenze sull’evento che segnò l’inizio della dittatura.
Oltre alla colata intellettuale che si risolverà in un mero esercizio di revisionismo e giustificazionismo, però, sono previste anche alcune cerimonie per ricordare “i caduti della rivoluzione fascista”, con tanto di visita al Cimitero Monumentale di via del Pozzo, sulle tracce degli “squadristi perugini”.
L’iniziativa sta già creando i primi malumori in città, con Rifondazione Comunista che fa notare subito come i manifesti di presentazione dell’evento – vidimati dal timbro del Comune, che ne ha autorizzato l’affissione – siano incentrati sull’apologia del fascismo, in un eterno déjà vu che sembra star contagiando un po’ tutto il Belpaese: dal mausoleo in onore per “il macellaio” dedicato al gerarca Rodolfo Graziani ad Affile, fino all’esposizione di un quadro con Mussolini in una scuola di Ascoli.
Dal canto loro, gli organizzatori di “Marciare su Roma MCMXXII – MMXII” (questo il sinistro nome dell’evento) hanno dichiarato che si tratta solo di riflettere su “un evento tutto italiano che ha segnato il paese”, sottolineando comunque che “il giudizio sulla marcia è positivo”.
Da sottolineare anche l’attenzione nella scelta delle location: l’Hotel Brufani, ovvero il luogo da cui partì il via libera alla mobilitazione generale delle squadracce fasciste, decretato dal quadrumvirato composto da Italo Balbo, Emilio De Bono, Cesare Maria De Vecchi e Michele Bianchi.
Il comitato “Pro 90° Anniversario della Marcia su Roma” – organizzatore dell’evento – è nato in provincia di Rieti lo scorso agosto e il presidente si chiama Carlo Giulietti (“Cav. Uff.” come tiene a precisare), mentre il ciclo di conferenze che si terrà a Perugia è stato allestito da Pietro Cappellari, della Fondazione Rsi – Istituto Storico. Alla fine, promettono quelli del comitato, “il corpus di tutti gli interventi andrà a costituire un volume unico nel suo genere, che sarà a disposizione dei ricercatori e degli appassionati per le future ricerche storiche su un evento che ha cambiato il volto dell’Europa e non solo”.
Le prime associazioni ad aderire sono l’Associazione Nazionale Arditi d’Italia, l’Ordine dell’Aquila Romana, l’Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi della Rsi e la Fondazione Rsi – Istituto Storico. Tra gli altri presenti, da sottolineare alcuni facce note del neofascismo italiano: da Adriano Tilgher (ex Fiamma Tricolore, ora tra le file della Destra di Storace), Gabriele Adinolfi (ex Terza Posizione), lo storico Maurizio Rossi e lo scrittore Luca Lionello Ribotti, oltre a tante altre personalità più o meno affermate nell’universo underground dell’ultradestra.
A Perugia, l’aria è sempre più tesa, l’invasione dei nostalgici preoccupa anche dalle parti della Questura, per nulla rassicurata dalla presenza di un “responsabile sicurezza” indicato con il nome di Tanos.

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