Menu

Milano: accoltellamento fascista, si costituisce un minorenne

Ieri il presidio antifascista convocato da alcune realtà milanesi per rispondere all’aggressione di domenica nei confronti di un attivista dei centri sociali si è trasformato in corteo. Quando intorno alle 19, dopo un’ora di concentramento in Piazzale Loreto, i partecipanti sono diventati alcune centinaia, la manifestazione ha preso la forma di un corteo che ha sfilato nelle vie del centro della città, dopo aver occupato la piazza e bloccato la circolazione delle automobili per circa tre quarti d’ora.

Circa trecento persone si sono dirette verso via Andrea Costa, tallonati da numerosi agenti di Polizia e Carabinieri, sfilando dietro uno striscione che diceva “Milano ripudia fascismo e razzismo. No nazi in my town. Chiudere tutti i covi neri”. Giunti davanti alla sede dell’Aler (Azienda Lombarda di Edilizia Residenziale) hanno lanciato alcuni fumogeni e un grosso petardo all’interno del cortile dello stabile, gridando slogan antifascisti e contestando all’ente regionale la concessione della sede in viale Brianza ai neonazisti della cosiddetta “associazione culturale Lealtà e Azione”, in realtà covo milanese degli ‘Hammer Skin’ dal quale sono partite numerose aggressioni negli ultimi anni.

Dopo la contestazione all’Aler il corteo ha poi ripreso la marcia in direzione di via Mancinelli, dove il 18 marzo 1978 furono uccisi con otto colpi di pistola da estremisti di destra, Fausto Tinelli e Lorenzo ”Iaio” Iannucci, entrambi giovani attivisti del centro sociale Leoncavallo. Durante il passaggio in via Mancinelli é stato anche ricordato Davide Cesare ”Dax”, il ragazzo di 26 anni del centro sociale Orso che la notte tra il 16 e il 17 marzo del 2003 fu ucciso a coltellate da due fascisti. I manifestanti hanno infine imboccato via Padova e fatto ritorno in piazzale Loreto dove il corteo si è sciolto. 

“Siamo assolutamente estranei, non abbiamo nulla a che fare con quanto é successo” aveva fatto sapere ieri mattina in un comunicato Stefano Del Miglio, portavoce dell’associazione che fa da copertura ai naziskin milanesi, che informava anche del fatto che anche ieri la loro sede sarebbe rimasta chiusa “per non creare tensione”.

Mentre la Digos affermava di essere impegnata a ricostruire l’accaduto un diciassettenne si è costituito in Questura affermando di essere l’autore dell’accoltellamento del ragazzo ancora ricoverato all’ospedale San Paolo dopo un’operazione chirurgica. “Sono stato aggredito mentre passavo in metro” – avrebbe detto agli agenti, in questura, B.F., milanese – perché avevo sugli abiti una spilletta a forma di svastica”. E a quel punto “impaurito avrebbe estratto un coltellino e avrebbe colpito l’avversario” è la versione del minorenne, che si è dichiarato di simpatie neofasciste ma non appartenente a nessuna organizzazione politica. Peccato che il suo legale, Antonio Radaelli, è anche il legale proprio della suddetta associazione Lealtà e Azione.

Nella ricostruzione fornita dallo studente in Questura, avrebbe incontrato Stefano Zecchetti, all’interno della metropolitana. “Un incontro casuale da cui è nato un diverbio, sfociato in colluttazione” ha sostenuto l’avvocato Radaelli che poi ha giustificato il proprio cliente: “Vista la differenza di età e di corporatura il mio assistito, che era da solo, stava avendo la peggio e ha reagito usando un piccolo temperino multiuso”. Temperino multiuso che però ha causato all’aggredito tre ferite gravi, due all’addome e una al petto, tali da rendere necessaria un’operazione chirurgica.

Tra gli antifascisti milanesi serpeggia il dubbio che i “camerati” di Viale Brianza, individuati come gli autori dell’aggressione, abbiano deciso di sacrificare uno di loro, scegliendo di consegnare però un minorenne e di sperare quindi in una condanna mite. Tentando così di salvare il vero accoltellatore che invece, secondo lo stesso aggredito, sarebbe un altro che accompagnava il diciassettenne.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *